Viaggi fantasma Presa truffatrice: intascati 6 milioni
Latitante a Madrid, ha guadagnato 6 milioni con finti tour. Scovata dai carabinieri
Emilia Anna Maria Ursillo — truffatrice 52enne ricercata dalle Procure di mezza Italia — si è tradita quando ha richiesto l’allacciamento alla rete elettrica di una casa di Madrid intestata a un prestanome. La donna in circa un decennio avrebbe accumulato un patrimonio di almeno 5-6 milioni di euro grazie ai raggiri ai danni di famiglie e aziende.
Aveva preso in affitto un piccolo appartamento alle spalle del Prado, nei quartieri nobili di Madrid. Aveva un prestanome che ha firmato il contratto. Lei ha soltanto chiesto l’allaccio dell’energia elettrica. Traccia minima. Ma sufficiente per tentare un paio di giorni di appostamento. I poliziotti spagnoli hanno ricevuto l’indicazione dai carabinieri della sezione «Catturandi» di via Moscova, che la cercavano da tempo. E la mattina del 24 luglio, alle 11.30, hanno visto uscire dal portone una donna elegante con una valigetta da lavoro. Aspetto da imprenditrice. «Señora Ursillo?». È finita in quel momento la latitanza della solitaria donna che delle truffe sulle vacanze aveva fatto una professione: ricercata da almeno tre Procure (Milano, Napoli e Torino), condannata, imputata in altri processi ancora aperti, oggetto da almeno un decennio di anatemi e contumelie da parte di centinaia di persone e famiglie che a lei s’erano affidate (pagando caparra o intero costo) per viaggi che a ridosso della partenza si scoprivano inesistenti.
Chi ha indagato alla ricerca di Emilia Anna Maria Ursillo, 52 anni, una condanna milanese a 5 anni passata in Cassazione il 16 gennaio 2018, stima che con i raggiri la donna abbia accumulato un patrimonio di almeno 5-6 milioni. Il suo potere criminale l’ha sempre concentrato nell’intermediazione. Si presentava come «promotrice turistica» ad aziende, organizzazioni, nei giri delle sue conoscenze soprattutto tra professionisti: e a tutti offriva viaggi e biglietti aerei a prezzi scontati. Poi, nello stesso ruolo, bussava a grandi agenzie e tour operator proponendo i suoi «pacchetti di clienti». A quel punto, allacciati i fili da una parte e dall’altra, versava qualche piccolo anticipo per consolidare una prima fase di regolare organizzazione dei viaggi e poi dirottava sui suoi conti gli altri incassi. A volte i raggiri s’appoggiavano anche su documentazione contraffatta. Turisti truffati per viaggi a Bali, Bangkok, Maldive, Stati Uniti. Un’allerta diramata dall’Associazione italiana agenti di viaggio nel 2011 spiegava: «La Ursillo ha indifferentemente truffato agenti di viaggio, viaggiatori, operatori turistici, alberghi e centri convegni». Alcune associazioni di consumatori hanno invitato i viaggiatori a riunirsi per presentare le denunce. Come presidente di un’associazione per la collaborazione internazionale con alcuni Paesi dell’Africa s’è accreditata e ha chiesto (e ottenuto) alcuni finanziamenti. Iscritta all’Ordine dei giornalisti, sposata e separata, scomparsa da Milano e dall’Italia nel 2014, sistemata probabilmente da allora in Spagna, risulta che a Madrid conducesse un’esistenza benestante, ma a suo modo riservata: unico piacere che si concedeva con regolarità, i ricchi viaggi in business class e lussuosi resort.
I precedenti Ricercata da mezza Italia, già condannata, è ora imputata in processi ancora aperti