Il «Coniglio Cattivo» del trap latinoamericano
Con il suo tono di voce basso e melmoso ha sdoganato in America latina la trap music, riconoscibile dai suoni sintetici e rallentati, dal basso profondo tipicamente dub, e da parti vocali ripetitive, cantilenanti. Stella crescente della musica urbana portoricana che mischia reggaeton, rap, e ora, appunto, anche la trap, Benito Antonio Martínez Ocasio, in arte Bad Bunny, stasera sale sul palco del «Milano Latin Festival» (parcheggio Atm vicino al Forum di Assago, ore 22; ing.30 euro) con «La nuova religion tour». Noto per il suo look eccentrico e conosciuto in tutto il Sud America anche come «El Conejo malo», soprannome che deriva da una foto della sua infanzia in cui appare con un costume da coniglietto dall’espressione crudele, la star latina presenterà al pubblico italiano i suoi più grandi successi che lo hanno portato a collaborare con artisti del calibro di Daddy Yankee, Pitbull, Nicki Minae, Farruko, J Balvin, e Prince Royce. Tra questi, la hit «Soy peor», il cui video ha raggiunto più di mezzo miliardo di visualizzazioni esaltando uno stile di vita all’insegna di sesso, droga e denaro. Nato nel 1994, Bad Bunny, prima del grande successo via YouTube, ha iniziato a cantare a scuola e in chiesa a San Juan di Puerto Rico. «Vengo da Vega Baja, una piccola area da cui proviene la maggior parte degli artisti del genere — ha affermato —. Sono semplicemente venuto dal nulla. Cantavo dal balcone e la gente rimaneva in piedi ad ascoltare». (P.Ca.)