Corriere della Sera (Milano)

«Stile e psicologia, così vesto le star»

Il consulente di top model e attrici: Milano mi ha dato fiducia ora la guardo da lontano

- di Rossella Burattino

Nella sua vita da stylist ha vestito i protagonis­ti di ben 70 copertine sui periodici di moda internazio­nali. «Il mondo è un contenitor­e da riempire. Non con qualsiasi cosa. Ma con il bello». Simone Guidarelli, 48 anni, da 22 anni vive a Milano. Sui social network ha più di 100 mila follower e nel suo carnet da consulente delle top model vanta nomi come Monica Bellucci e Nicole Kidman.

«Il mondo è un contenitor­e da riempire. Non con qualsiasi cosa. Ma con il bello». Simone Guidarelli, 48 anni, nato a Cagli (Pesaro-Urbino), da 22 anni a Milano, ha vissuto vite diverse. «Definirmi è difficile — ammette —: il motore che mi ha sempre mosso è la curiosità». È direttore artistico, consulente d’immagine, fotografo (per divertimen­to) e, soprattutt­o, lo stylist di moda che tutte le donne (e gli uomini) vorrebbero avere (www.simoneguid­arelli.com).

Ha firmato più di settanta copertine sui settimanal­i di tutto il mondo, lo seguono in 128 mila persone su Instagram («sono in un universo differente», scrive in post di una foto vestito da Capitan America) e dà consigli di stile alle star più famose. Se le modelle Eva Herzigová e Karolína Kurková o la regina del burlesque, Dita von Teese, devono presenziar­e a un evento, lui è il loro punto di riferiment­o. Ma Guidarelli ha curato l’immagine di Monica Bellucci, Nicole Kidman, Robin Wright, Lindsay Dee Lohan. E ancora Michael Bublé, Joaquín Cortés, John Turturro, Rossy de Palma, Kasia Smutniak, Michelle Hunziker, Alessandro Gassmann, Valeria Golino, Nadja Auermann, Elisa Sednaoui, Stefano Accorsi, Sabrina Ferilli, Daria Bignardi, Asia Argento, Ilary Blasi o Belén Rodríguez.

«Creo un look personaliz­zato, dalla testa ai piedi — afferma —. Non è semplice, dietro c’è un grande lavoro di ricerca, di accessori fatti fare ad hoc per rendere una persona unica. Prima di scegliere gli abiti mi informo sulla vita del cliente, mi confronto, ascolto la sua storia per capire in quale fase dell’esistenza si trova. Sono un po’ psicologo». E, in effetti, lo stylist si è laureato a Roma in Psicologia clinica, ha superato l’esame di abilitazio­ne a Milano, ha fatto il tirocinio al centro Cesare Musatti e ha lavorato con i malati psicotici.

Una parte della sua vita l’ha trascorsa ballando. «Ho iniziato a 5 anni danza classica — racconta —, andavo a guardare le lezioni delle mie cuginette, un giorno mancava una bambina e mi chiesero di sostituirl­a, così, ho danzato fino ai 14 anni. In un paesino di diecimila abitanti, la mia, sembrava la storia di Billy Elliot».

«Sono arrivato nel capoluogo lombardo dopo la laurea — racconta —. Lavoravo con gli stilisti per mantenermi, mi occupavo di scovare i materiali ed ero a stretto contatto con le sarte (la vera scuola che ti insegna il mestiere). Un giorno mi hanno invitato a una sfilata in Islanda e lì ho conosciuto la fashion editor di “i-D”, mi chiese di farle da assistente. Ho iniziato a viaggiare, ero una trottola. Ho avuto la fortuna di conoscere il fotografo Giovanni Gastel che mi ha svelato i suoi segreti, poi ho firmato i primi servizi moda grazie a giornalist­e di magazine famosi che hanno creduto in me. È stato un periodo incredibil­e, magico». La prima copertina? «Mi chiesero un abito di Christian Dior del 1969, era introvabil­e, ma riuscii a risalire al collezioni­sta francese che lo custodiva e realizzai la cover».

Eccentrico, esigente, determinat­o e rispettoso. «Sono anche duro, chi lavora con me

La filosofia

Il mondo è un contenitor­e da riempire Non con qualsiasi cosa ma con il bello

I modelli

Ho «vissuto» Ellen von Unwerth e Demarcheli­er Con questi miti non potrai mai essere banale

lo sa. Voglio persone preparate, ordinate e presentabi­li ma non credo esista un altro modo per arrivare agli obiettivi. Ho collaborat­o con Ellen von Unwerth, fotografa e regista tedesca, specializz­ata nell’erotismo femminile e con Patrick Demarcheli­er, fotografo di moda francese. Sono stato nelle loro case, li ho vissuti, se sei stato a contatto con questi miti non potrai mai essere banale». Dopo 22 anni ama ancora il suo lavoro, però, sente sempre il bisogno di fare qualcosa di diverso. Per esempio «le carte da parato, ho presentato una mia linea al Salone del Mobile 2018. Ho avuto la fortuna di accedere agli oltre trentamila disegni tessili dell’archivio FRI, il Fondo Renzo Brandone, me ne hanno regalati otto e li ho rivisitati trasforman­doli in pattern».

A Milano dice di non essere affezionat­o. «No, è una città funzionale per me, ha fatto sì che la mia forza di fare venisse premiata. Mi ha regalato la conoscenza di persone che hanno avuto fiducia in me. La guardo come un grande acquario, ogni tanto mi immergo, poi esco e la osservo da lontano».

In realtà Guidarelli è anche un romantico: «Ho un fratello, una sorella e due nipotini (un maschietto e una femminucci­a)… se non li vedo sto male».

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Instagram Simone Guidarelli, 48 anni
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 ??  ?? Le celebrità A sinistra Guidarelli con Nadja Auermann e a destra con Dita von Teese e Karolina Kurkova. Lo stylist crea look personaliz­zati dalla testa ai piedi e accessori ad hoc
Le celebrità A sinistra Guidarelli con Nadja Auermann e a destra con Dita von Teese e Karolina Kurkova. Lo stylist crea look personaliz­zati dalla testa ai piedi e accessori ad hoc
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I travestime­nti Lo stylist in un’immagine con la modella e attrice Elisa Sednaoui

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