«La regione indietro rispetto all’Europa Pronti ad agire»
Ugo Taddei è avvocato di Clienthearth, non profit ambientalista attiva in tutta Europa. Negli ultimi anni, con ricorsi amministrativi e cause, hanno contribuito allo sviluppo di piani di qualità dell’aria più avanzati in Germania e Regno Unito. «I problemi sono diffusi in tutta Europa: nel 2017 solo due Stati membri su 28, Estonia e Irlanda, hanno rispettato le soglie sull’inquinamento atmosferico. Ma Italia e Lombardia sono comunque molto indietro».
Può spiegare perché?
«Lo scarto tra Lombardia e altri esempi europei è evidente. In Germania 55 città hanno già vietato da anni i diesel Euro 3 e alcune metropoli, come Stoccarda, sotto nostre azioni legali, anche gli Euro 4 da gennaio 2019 e a seguire gli Euro 5. Londra introdurrà restrizioni sui veicoli diesel Euro 5 o più vecchi a partire dal prossimo aprile 2019 e provvedimenti analoghi sono pronti per 28 città inglesi».
E la Lombardia?
«Sono stati annunciati divieti estesi per tutto l’anno agli Euro 3 solo a partire dall’ottobre 2020, mentre i diesel Euro 4 saranno vietati da quella data soltanto parzialmente. Il nuovo piano presentato non è ancora stato pubblicato ma alcune criticità emergono già. Tra l’altro non risultano provvedimenti capaci di limitare la combustione di biomasse in pianura e indicazione chiare sui fondi. Se il nuovo Pria non dovesse essere adeguato non esiteremo a intraprendere nuove azioni come fatto con Cittadini per l’aria nel 2017».