La Cenerentola di Rossini sfila al Castello Sforzesco come una diva dell’alta moda
Una Cenerentola che potrebbe essere già principessa, trovandosi fin da subito nel più grande e importante castello della regione; ma che Gianmaria Aliverta, regista recentemente applaudito in due importanti festival, al Maggio Musicale Fiorentino con «La Dafne» di Gagliano e al Valle d’Itria di Martina Franca con «Figaro su, Figaro giù…!» (spettacolo che ha avuto come protagonista Elio delle Storie Tese), ambienta, invece, in un mondo assai diverso. Meno fiabesco, o forse diversamente fiabesco: quello dell’Alta moda, all’esterno luccicante ma per chi lo vive da dentro luogo in cui apparenza ed essenza, arrivismo e umiltà sono costantemente in lotta fra loro. Si presenta così «La Cenerentola» di Rossini prodotta dall’associazione VoceAllOpera e allestita stasera nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco (p.zza Castello, ore 20, € 25, tel. 349.42.49.181), omaggio al Cigno di Pesaro nei 150 anni dalla morte. Giovane il cast, a iniziare dal direttore Nicolò Jacopo Suppa, 25enne già noto al pubblico dell’associazione, che guiderà l’orchestra Testori e il coro VoceAllOpera istruito da Fabio Maggio. A dar voce alla protagonista, che nella versione rossiniana si chiama Angelina, è la 26enne Angela Schisano, mentre Don Ramiro, che sarà conquistato dall’umile semplicità della fanciulla, è interpretato da Pasquale Conticelli; la matrigna è sostituita dal buffo Don Magnifico, qui Fabio La Mattina.