Seimila maxi-famiglie tra 400 mila single
Anagrafe I Perri, 5 figli: aperti alla vita, non ricchi
Lorenza e Massimiliano Perri sono genitori di cinque figli, tra i sei e i diciannove anni. Sono una delle seimila famiglie extralarge presenti, ovvero con almeno sei componenti o più. Una rarità, rispetto ai 400 mila single censiti nei primi sette mesi del 2018. Ancor meno sono i nuclei di sette persone, un migliaio. Mentre il record lo stabiliscono due famiglie extralarge che contano rispettivamente 16 e 17 membri. Milano città dei single, dunque, ma c’è chi sfida le statistiche. I numeri dell’Anagrafe raccontano inoltre dei seimila nuovi nati, molti dei quali chiamati Leonardo, anche quest’anno gettonatissimo, seguito da Giulia, Edoardo e Riccardo.
«Un furgoncino da otto per spostarci, due bagni in casa come necessità vitale». Consigli per vivere serenamente in una famiglia maxi. Massimiliano Perri e Lorenza sono genitori di cinque figli, di cui una adottata. La più grande, Letizia, ha 19 anni e ormai è arruolata per curare i fratelli di 17, 16, 12 e 6 anni. I Perri secondo l’anagrafe sono una delle seimila famiglie numerose presenti in città, ovvero con sei componenti o più. Una rarità, rispetto ai 400 mila single censiti nei primi sette mesi del 2018. Ancor meno sono i nuclei di sette persone, un migliaio. Mentre il record lo stabiliscono due famiglie
extralarge che contano rispettivamente 16 e 17 membri.
Milano città dei single, dunque, ma c’è chi sfida le statistiche. «Una scelta che va presa subito, non si può aspettare di essere ricchi. Si decide di essere aperti alla vita e poi ci si fa carico delle responsabilità che ne conseguono» spiega Massimiliano, 46 anni e un lavoro da consulente nel mondo della comunicazione. Insieme alla moglie snocciola qualche suggerimento appreso con l’esperienza. «Per i grandi spostamenti il pullmino è il mezzo più conveniente. Trenitalia non permette nemmeno di fare un’unica prenotazione per sette viaggiatori e il biglietto di gruppo parte da 12 persone». Per muoversi in città, l’abbonamento Atm scontato è la salvezza. «Metà prezzo per me e mia moglie, tariffa studente per i ragazzi che vanno al liceo». Un’utilitaria per sbrigare le commissioni completa il quadro. Più difficile è stato trovare una casa abbastanza spaziosa e a un prezzo accessibile. «Abitiamo alla Barona, un quartiere di recente sviluppo, in un appartamento con tre camere da letto. Alternative migliori sono disponibili solo in pieno centro, quindi sono inarrivabili». Il capriccio più frequente dei ragazzi è «voglio una camera tutta mia». Un’esigenza a cui il mercato immobiliare milanese fatica ancora a rispondere.
Altro nodo, il tempo. «Quando i figli erano piccoli è stato impegnativo organizzarci — continua il papà — tra corsi, pomeriggi a casa degli amici, sport e catechismo. Mia moglie ancora oggi fa i salti mortali per stare dietro a tutto, meriterebbe un premio Nobel. I nonni ci hanno dato una grande mano, sono orgogliosi dei loro nipoti. E anche altre famiglie numerose come noi ci sono venute incontro, è uno scambio reciproco. Abbiamo la fortuna di avere tanti amici». Due stipendi più alcuni contributi pubblici — come la dote scuola — permettono di far fronte a tutte le spese. «Siamo andati in vacanza in Salento quest’anno, ci piace girare. Alterniamo: un’estate a casa dei nonni, un’altra in una nuova località». Mentre per i weekend fuoriporta risulta complicato trovare un albergo con stanze abbastanza ampie da ospitare l’intera famiglia. «Ma non abbiamo mai fatto grandi rinunce». Cosa frena allora le coppie milanesi a diventare una famiglia extralarge? «Forse il timore di fare fatica, di perdere pezzi di libertà — riflette Massimiliano — è innegabile che i figli segnino la giornata,
Controcorrente
I Perri sono tra i 6 mila nuclei numerosi Quello record conta 17 membri
La scalata cinese
Tra le donne il cognome più diffuso è Rossi, per gli uomini Hu seguito da Colombo
ma è un bel modo di stare al mondo».
In base ai dati dell’anagrafe cittadina sono stati 1.260 i matrimoni in rito civile nel 2018, 533 quelli religiosi. L’età media degli sposi italiani è 44 anni, delle spose 40, 35 per gli stranieri. I Perri sono fuori dagli stereotipi anche in questo. «Ci siamo conosciuti quando eravamo matricole all’università, alla facoltà di Giurisprudenza in Cattolica, sposati a 26 anni». Non rientrano nemmeno nella classifica dei cognomi più diffusi, Hu al primo posto, Rossi in seconda posizione. Seguono a ruota i vari Colombo, Brambilla, Fumagalli e Beretta. Eppure si sentono ben inseriti e accolti nella Milano del 2018. «Offre infinite possibilità e soluzioni per la vita quotidiana. Può essere difficile mantenere vive le relazioni in una grande città, ma se c’è la volontà si riesce. La porta di casa nostra è sempre aperta».