Preso Leopardi il ladro di libri
Solo uno con un cognome così, Leopardi, hanno pensato tra qualche sorriso i poliziotti, poteva farsi beccare con lo zaino pieno di libri: 12 volumi rubati al negozio Feltrinelli di piazza Piemonte.
L’insolito bottino ha lasciato un po’ sorpresi gli stessi agenti delle volanti, abituati a confrontarsi con ladri di ogni sorta che rubano di tutto, dagli smartphone alle lamette da barba. Ma con un cognome «pesante» come il suo, il giovane Leopardi, ventiseienne lombardo, è sembrato quasi un predestinato. Solo uno con un nome così, hanno pensato tra qualche sorriso i poliziotti negli uffici della Questura, poteva farsi prendere con lo zaino pieno di libri: dodici volumi che cercava di portarsi a casa dalla Feltrinelli di piazza Piemonte. Naturalmente senza alcuna intenzione di pagarli. Tentativo maldestro, bloccato nel primo pomeriggio di domenica dagli addetti alla sicurezza dello store, quando il 26enne era in prossimità dell’uscita, dopo aver oltrepassato le casse con la refurtiva nella borsa. Il personale antitaccheggio ha poi richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Il giovane, nato in Germania e residente in provincia di Brescia, con qualche segnalazione per furto alle spalle, era stato visto aggirarsi tra le corsie della Feltrinelli, spaziando da uno scaffale all’altro, ognuno dei quali dedicato a un diverso genere letterario. Dopo aver prelevato i primi libri a caso, evidentemente deve averci preso gusto, fino a stiparne nello zaino dodici, per un valore commerciale complessivo di 257 euro. Non è dato sapere se il suo smodato desiderio di lettura si sia spinto anche ai grandi maestri della poesia, compreso il suo illustre omonimo. I singoli testi, infatti, sono stati subito restituiti, mentre per il giovane, rimasta inappagata la sua sete di cultura, è scattata, inevitabilmente, la denuncia a piede libero con l’accusa di tentato furto.