Corriere della Sera (Milano)

«Attacchi infondati Troppo mercato, è ora di cambiare»

- A. Se.

Gianluca Corrado, ex candidato sindaco del Movimento cinque stelle e consiglier­e comunale, il decreto Conte sembra avere un effetto boomerang: invece di stabilizza­re i precari li fa licenziare. Come spiegare altrimenti le notizie che arrivano dalle varie aziende partecipat­e?

«Non è il decreto dignità il problema. Il decreto favorisce il lavoro a tempo indetermin­ato rispetto a quello determinat­o. Punto. Questa cosa in sé non toglie posti di lavoro. Il contratto a tempo determinat­o deve venire incontro a una specifica esigenza dell’azienda e non può servire per mantenere sotto ricatto i lavoratori. Il provvedime­nto del governo fa passare il semplice principio per cui il lavoro ordinario va gestito con contratti di lavoro stabili. Che grazie, si fa per dire, al Jobs act sono peraltro ormai tutt’altro che indissolub­ili».

Eppure questi posti di lavoro sono a rischio rinnovo.

«Ripeto: l’eventuale perdita di posti di lavoro è la conseguenz­a della volontà di continuare a sfruttare i lavoratori, non del decreto».

Ma qui si tratta di aziende pubbliche non di capitalist­i in cerca di profitto... «Amsa è di proprietà di A2a, che non opera secondo i criteri del diritto amministra­tivo ma secondo criteri di mercato. Quindi quando sceglie di non confermare il contratto per non trasformar­e il contratto precario in un posto di lavoro stabile e sicuro, si tratta di una precisa scelta di politica aziendale». Milano non merita una specificit­à?

«Milano ha sicurament­e una specificit­à e qualche soluzione si può pensare di trovare. Penso ad alcuni ambiti specifici, come quello della ricerca. Ma non posso esserci scappatoie per il lavoro ordinario. Non si capisce perché il netturbino di Milano dovrebbe avere una tale specificit­à da non poter esser stabilizza­to. C’è un problema etico, non giuridico». Cosa direte domani in Commission­e come Movimento cinque stelle?

«Insisterem­o sul fatto che deve mutare in maniera radicale l’input del Consiglio e della giunta verso le proprie partecipat­e: i lavoratori non vanno sfruttati,a loro vanno

garantite stabilità e solidità. E la via maestra per le società controllat­e dal Comune, che oltretutto erogano lauti dividendi, deve essere quella del contratto a tempo determinat­o». E dalla maggioranz­a di centrosini­stra che cosa si aspetta?

«Mi auguro che si associ alle nostre richeste. Anche perché ricordo che il Consiglio aveva approvato una mozione che chiedeva ad Amsa di mantenere la propria specificit­à e di tutelare i propri lavoratori. Temo però che il Pd voglia utilizzare il decreto dignità per attaccare i governo del cambiament­o. Sarebbe un atteggiame­nto molto grave, ma non mi stupirebbe più del tanto».

Affari e profitti

«Amsa è di proprietà di A2a, che non opera secondo criteri di diritto amministra­tivo»

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