Gran finale tra revival e abiti da museo
Business da 500 milioni al mese per la città
Revival anni Ottanta alla rassegna White, la mostra Generation Paisley sui 50 anni di Etro al Mudec. Poi le star: Julianne Moore, Cindy Crawford e Cate Blanchett domani sera alla Scala per i Green Carpet Fashion Awards. E ancora: le aperture delle boutique, i cocktail, la movida dello stile. Sorprese del finesettimana, quando il circo della moda si apre alla città.
Revival anni Ottanta. Per nostalgici o neofiti. È Fiorucci l’ospite speciale di White, la rassegna dedicata alla moda di ricerca. Quindi felpe, magliette e angioletti in vendita per chi passerà, fino a lunedì da via Tortona (al civico 31). Poco lontano, al numero 56 della stessa strada, stasera si inaugura Generation Paisley, mostra che celebra al Mudec i 50 anni del marchio Etro: da domani è aperta tutti e gratuita (fino al 14 ottobre). Poi ci sono le star, Julianne Moore, Cindy Crawford, Cate Blanchett domani sera alla Scala per i Green Carpet fashion Awards, la campionessa Federica Pellegrini oggi da Le Silla in via Monte Napoleone. E, ancora, le aperture delle boutique, i cocktail, le teche in plexiglass di «Motivi» che espongono borse e scarpe tra le stazioni Cadorna e Garibaldi. Sorprese del finesettimana, quando il circo della moda fa uno sforzo in più per aprirsi alla città, organizzando eventi dedicati al pubblico. Non sarà il favoloso show di Robbie Williams voluto da Giorgio Armani all’hangar di Linate dell’altra sera, ma il weekend della moda può riservare qualche momento speciale. Polemiche a parte.
L’accusa è stata lanciata l’altro giorno dal New York Times, con un articolo dedicato alle ombre dell’economia italiana e della moda, per la quale — secondo il quotidiano americano — sono in molti a lavorare da casa, sottopagati e in nero, in particolare al sud. Ieri sera, la lunga replica della Camera della Moda: «L’inchiesta del quotidiano americano ci amareggia e ci lascia perplessi per tanti motivi». Seguono repliche punto su punto. A calmare gli animi sono i dati di Promos, azienda della Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza, Lodi: «Il comparto della moda si conferma uno dei settori prioritari dell’export regionale e nazionale». Una cifra per tutte: a Milano vale oltre mezzo miliardo al mese, con un aumento del 5,4 per cento rispetto al 2017.
Business, volti, eventi, il salone Super in via Tortona (al civico 58 fino a lunedì), le boutique «rinnovate» (ieri hanno aperto Herno in via Monte Napoleone e The Bridge in piazza San Babila, giovedì Genny in via Verri, ieri serata da Dondup in via della Spiga, stasera alla Galleria Hemcael in via Tenca), le presentazioni (ieri gli accessori di Bulgari), la festa della moda africana tra Università Cattolica, Fabbrica del Vapore e Luogo Ideale (al Portello). Poi le mostre: alla Triennale Tutti in Fila, fino a domani; Outfit ’900 a Palazzo Morando; all’Urban Center Oltre la moda: illusione e realtà con gli scatti di Pietro Rimoldi. Infine gli anniversari: oltre al mezzo secolo di Etro, stasera si festeggiano in viale Eginardo i 65 anni della maison Missoni. Caldo a parte — il popolo fashion odia sudare — «stiamo percependo un clima positivo», commenta l’assessore Cristina Tajani. «Molto buone le presenze, anche di stranieri, ai saloni White e Super. Inoltre, è stata molto apprezzata la nuova location che il Comune ha messo a disposizione degli stilisti: Villa Reale». Teatri, giardini, dimore storiche: i marchi hanno «occupato» decine di spazi, da Palazzo Visconti (sede della presentazione di Fratelli Rossetti in via Cino del Duca), alla Cascina Cuccagna, domani mattina per Comeforbreakfast. Infine gli Oscar della moda sostenibile, domani con una serata di impegno civile, mondanità, arte: dopo la cerimonia tutti ad ammirare alle Gallerie d’Italia l’anteprima della mostra True Perfection, dedicata a un capolavoro del Cinquecento: la Cassetta Farnese, in arrivo da Capodimonte.