Biglietto Atm Una svolta per l’hinterland
Città metropolitana, Monza, Lodi e Pavia Al via la rivoluzione del bacino di mobilità
Il modello è Londra. Il rincaro a 2 euro del biglietto urbano Atm è solo una parte del maxi intervento che dalla primavera ridisegnerà il sistema tariffario del trasporto pubblico in provincia. Il Sitam, quel complesso meccanismo di «aree», «zone» e «semizone» andrà in pensione. Sarà sostituito dallo Stibm che si ripromettere di rendere più «equi» i costi di spostamento con i mezzi pubblici verso la metropoli.
La vera rivoluzione sarà fuori città. Il rincaro a 2 euro del biglietto urbano Atm è solo una parte del maxi intervento che dalla primavera ridisegnerà completamente il sistema tariffario del trasporto pubblico in provincia. Il Sitam, quel complesso meccanismo di «aree», «zone» e «semizone» che rendeva affare assai oscuro l’acquisto del giusto tagliando, andrà finalmente in pensione. Sarà sostituito dallo Stibm (Sistema tariffario integrato del bacino di mobilità), sigla non meno oscura della precedente che però si ripromette di semplificare e rendere più «equi» i costi di spostamento con i mezzi pubblici.
Il modello è Londra, dove il meccanismo si regge su un sistema a corone concentriche. Lo stesso sarà adottato nel territorio della Città metropolitana (e nelle altre province comprese a livello di Agenzia di bacino: Monza e Brianza, Lodi e Pavia). Il baricentro sarà la città di Milano. Ma rispetto a oggi, l’area urbana sarà potenziata: i confini si allargheranno fino a inglobare i territori dei Comuni vicini. Per qualcuno — alle fermate di San Donato o di Sesto Marelli il ticket costa oggi 1,50 euro — il rincaro andrà di pari passo a quello milanese, ma per la gran parte dei residenti di questi territori ci sarà un risparmio. Qualche nome delle città incluse può aiutare: Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso, Cologno Monzese, Segrate, San Donato, Opera, Rozzano, Corsico, Settimo Milanese, Pero.
Il biglietto per viaggiare a Milano e in tutta quest’area costerà 2 euro. E comprenderà così tutti i capolinea delle linee metropolitane: da RhoFiera sulla M1 (il viaggio oggi costa 2,50 euro), a Sesto FS, e sulla verde Cologno nord, Vimodrone e Assago, così come il nuovo capolinea del «15» a Rozzano. Stesso biglietto, diverso abbonamento però. Gli abitanti delle città vicine al capoluogo non avranno la tessera annuale lasciata invariata dalla giunta Sala a 330 euro. Per loro abbonarsi per 12 mesi costerà qualcosa in più, 440 euro. Sarà comunque vantaggioso rispetto ai costi attuali. Di nuovo, qualche esempio aiuta a chiarire. Nell’ex Stalingrado oggi si paga 498 euro (risparmieranno quindi 58
Il modello Londra
Il complesso sistema a zone «Sitam» sarà sostituito dallo «Stibm» a cerchi concentrici come la capitale inglese
euro). A Cinisello addirittura 685 euro (-245 euro).
Tutt’attorno alla grande area urbana ci saranno cinque corone concentriche. Attraversarne una farà scattare un aggravio di 0,40 euro. Raggiungere da Milano la città di Rho, Trezzano sul Naviglio, San Giuliano Milanese, Pioltello o Nova Milanese costerà quindi 2,40 euro. La stessa somma necessaria, tra l’altro, per un viaggio a Monza, inclusa in questo anello. Anche per questa fascia gli annuali per Milano saranno convenienti. Il pendolare da Paderno Dugnano o da Cernusco sul Naviglio pagherà 528 euro invece di 685 (-30 per cento). Nella corona successiva rientreranno centri come Agrate, Paullo, Lainate, Desio e Lissone. E così via. Se non si va nel capoluogo ma si deve viaggiare all’interno di uno o due anelli servirà un ticket di 1,60 euro, a cui aggiungere 0,40 euro per ogni altra corona attraversata.
«Cambiano le tariffe in tutta l’area metropolitana: una rivoluzione», spiega l’assessore milanese alla Mobilità, Marco Granelli. «Sarà più conveniente abbonarsi, per i milanesi e per chi abita fuori, un modo efficace per cambiare la vita dei quartieri della periferia di Milano, oggi attraversati ogni giorno da migliaia di auto. Con questa manovra», insieme alla Ztl anti diesel Area B, «diminuiranno le auto, la congestione, lo smog». È dello stesso avviso Siria Trezzi, delegata alla Mobilità nell’ex Provincia. «Per la prima volta — afferma — si riorganizza tutto il sistema, eliminando le storture e rendendolo più equo e semplice. La novità porterà a un riequilibrio tariffario vantaggioso per i Comuni dell’area metropolitana e incentiverà i cittadini ad abbonarsi, fidelizzando i viaggiatori».