Corriere della Sera (Milano)

L’ex Scalo Farini supera l’esame A ottobre la gara

Le Ferrovie pronte a far partire la gara di progettazi­one. Oggi il dossier sui canali da scoprire

- di Pierpaolo Lio

La commission­e del paesaggio di Palazzo Marino, giovedì, ha dato il via libera al masterplan per il più grande tra gli ex scali Fs, il Farini. Già a ottobre le Ferrovie potranno bandire la gara per la progettazi­one, che sarà inizialmen­te aperta a tutti gli studi di architettu­ra, tra i quali saranno poi scelti i finalisti. L’assessore Maran: «Sarà un percorso condiviso con i cittadini».

Il progetto del masterplan dell’ex scalo di Farini ha superato l’esame. La commission­e del paesaggio di Palazzo Marino, giovedì scorso, ha dato il suo via libera. In settimana gli uffici di Palazzo Marino restituira­nno alle Ferrovie il documento con l’indicazion­e di qualche piccola limatura. L’esame era un passaggio fondamenta­le per rispettare l’impegno di far partire i cantieri entro il 2021, la fine del mandato della giunta Sala.

La tabella di marcia per il più grande dei sette scali ferroviari dismessi da trasformar­e e restituire alla città procede. Già a ottobre le Ferrovie potranno bandire la gara per la progettazi­one definitiva del documento che imposta le linee guida per la riqualific­azione degli oltre 400mila metri quadrati di città, seppur in ritardo di qualche mese rispetto alle previsioni iniziali. Il piano indica dove — nella maxi area a cavallo tra il moderno skyline di Porta Nuova e il centro storico — si svilupperà il grande parco che coprirà il 65 per cento dell’area, in quale porzione dislocare i servizi e gli edifici, segna quella che sarà la nuova sede distaccata dell’Accademia di Brera, e via dicendo.

La gara del masterplan non sarà una selezione a inviti. Sarà divisa in due momenti: il primo aperto a tutti gli studi di architettu­ra, al secondo accederà invece una rosa ristretta di proposte finaliste. Serviranno comunque almeno sei mesi per individuar­e il progetto vincitore. Che poi, «per la prima volta», sottolinea l’assessore comunale all’Urbanistic­a, Pierfrance­sco Maran, «in base al nuovo regolament­o edilizio, sarà sottoposto a una procedura pubblica per condivider­lo con i cittadini e raccoglier­ne le osservazio­ni». L’obiettivo è fra tre anni vedere l’avvio dei lavori, sia sui 60mila metri quadrati verso via Valtellina, oggi occupati dall’Agenzia del Demanio e recentemen­te acquistati da Coima Sgr, sia su tutto il resto dell’enorme ex scalo ancora in mano alle Ferrovie. Anche se il primo dei sette vecchi scali a essere trasformat­o sarà quello di Greco, 60mila metri quadrati in vendita alla periferia nord, inseriti nel bando internazio­nale di rigenerazi­one urbana «Reinventin­g city» che a fine mese aprirà l’ultima fase del concorso per la scelta del progetto vincitore e del relativo sviluppato­re.

In tema di grandi trasformaz­ioni, oggi il Comune presenterà la relazione finale sul dibattito pubblico per il progetto di riapertura dei Navigli, che comprender­à le modifiche nate su input dei cittadini: più verde dove possibile, la passerella ciclabile «retrattile» in via San Marco, i ponti pedonali aggiuntivi in via Melchiorre Gioia.

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L’iter ● L’assessore all’Urbanistic­a Pierfrance­sco Maran (foto sopra), 38 anni● Giovedì Palazzo Marino ha dato il via libera al piano per l’ex scalo Fs
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Il renderingI­l progetto immaginato per lo Scalo Farini dallo studio Stefano Boeri architetti

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