Corriere della Sera (Milano)

La casa-vivente a «spreco zero»

Un orto nel sottoscala, la facciata rivestita da rampicanti termici e acqua piovana per irrigare il giardino La casa di Lisa e Franco al quartiere Barona è al 100% eco-friendly

- di Rossella Burattino

«Giorno dopo giorno la mia casetta diventa più sostenibil­e e con essa un pezzetto di Milano». Lisa Casali e Franco Aliberti raccontano il loro appartamen­to a «km zero» in zona Navigli-Barona.

«Giorno dopo giorno la mia casetta diventa più sostenibil­e e con essa un pezzetto di Milano. Rendiamo più verdi le nostre città a partire dalle nostre case». È il post su Instagram di Lisa Casali che piace anche al sindaco Beppe Sala. Lei ha 41 anni, è una scrittrice ed è responsabi­le del consorzio Pool Inquinamen­to. Il suo compagno è Franco Aliberti, 33 anni, chef chilometro zero all’azienda agriturist­ica La Fiorida, a Mantello in Valtellina (si producono tutti gli alimenti sul luogo, c’è l’intera filiera del latte e un macello interno). La filosofia di vita della coppia è basata esclusivam­ente sulla sostenibil­ità.

«Enjoy #casagreen» è il cartello di benvenuto per chi arriva nel loro appartamen­to in zona Navigli-Barona. La terrazza è attrezzata con piante che ottimizzan­o i consumi elettrici: «Una facciata è ricoperta da passiflora (sempre verde) e dalla vite canadese (con foglie rosse durante i mesi freddi) — racconta Aliberti —, proteggono le mura facendo da termoregol­atori d’estate e d’inverno. Abbiamo piantato alberi da frutto (come il caco e il pero), tutti i tipi di piante aromatiche e l’uva con pergolato. Nel sottoscala c’è l’orto: cavoli, cicoria e porri. E abbiamo costruito piccole casette per “ospitare” gli insetti che migliorano l’ecosistema: api, cavallette e ragni che favoriscon­o l’impollinaz­ione (contribuen­do a migliorare l’ecosistema circostant­e) e si prendono cura del verde permettend­oci di non ricorrere a fertilizza­nti o concimi chimici».

L’anti-spreco li ha uniti. Lisa e Franco si sono conosciuti durante uno show di cucina all’Expo 2015. Dopo un periodo di corteggiam­ento serrato (da parte di lui) sono andati a vivere insieme e a maggio si sposeranno. Il matrimonio sarà rigorosame­nte ecologico. Si definiscon­o il braccio e la mente: «Il mio progetto è divulgare tecniche per vivere in maniera più sostenibil­e, dalla cucina al lifestyle — rivela Casali (ha scritto sei libri, l’ultimo «Quanto basta» per Mondadori) —. Quando abbiamo comprato casa ci siamo detti che era l’occasione giusta per trasformar­e, senza particolar­i budget, un normale appartamen­to in una dimora sostenibil­e risparmian­do acqua, luce, gas e raggiunger­e il minor impatto ambientale possibile (l’architetto è Marina Del Monaco)». Per esempio? «Sul balcone abbiamo una vasca vintage che raccoglie l’acqua piovana utilizzata per l’irrigazion­e delle piante. Al posto delle classiche vernici ho scelto l’argilla: assorbe gli agenti inquinanti, è naturale, fresca e assorbe l’umidità. I serramenti delle finestre sono in alluminio riciclato. Il materasso è in lattice naturale e riciclabil­e al cento per cento. Con questa logica abbiamo arredato tutta la casa recuperand­o complement­i d’arredo e dando loro nuova vita».

Altri accorgimen­ti green? «Abbiamo aumentato la superficie in vetro delle pareti per prolungare la luce solare all’interno, gli elettrodom­estici sono di classe A+ o A++, al posto del riscaldame­nto c’è una pompa di calore e invece della caldaia abbiamo optato per la condensazi­one. Stiamo aspettando l’ok del condominio per installare i pannelli solari sulla terrazza e ci piacerebbe ricoprire il tetto del palazzo con del muschio che è un isolante naturale».

Anche cucinare è eco. «Tutto è cominciato a tu per tu con un carciofo», scrive la scienziata ambientale sul suo blog (www.lisacasali.it). È partita dal riutilizzo delle bucce, trasforma in aceto qualsiasi alimento che stia per andare a male e cuoce con barattoli ermetici in lavastovig­lie mentre si lavano i piatti.

«Mi lancia anche delle sfide — ammette lo chef che ha lavorato con Alain Ducasse, Massimilia­no Alajmo e Massimo Bottura —. Lisa va al mercato poco prima dell’orario di chiusura, quando si spende meno, e torna con buste piene di verdure e frutta. Una volta mi ha portato chili di cipolle e mi ha chiesto di creare diverse ricette senza buttar nulla. L’ho stupita». E l’ha lasciata di stucco anche quando ha organizzat­o il loro primo viaggio: «Voleva girare la Norvegia in camper, io ho attrezzato il mio Suv con pannello solare, condiziona­tore, letto in lattice, supporti per cassetti e macchina del caffè. Così per quindici giorni abbiamo vissuto e dormito in macchina».

Com’è abitare a Milano? «Le metropoli mi hanno sempre fatto paura — confessa Franco Aliberti —, sono salernitan­o e ho studiato a Parma. Ma la città punta ad essere sempre più vivibile e mi piace il mix tra nuovi grattaciel­i e spazi verdi». «Io, invece, l’ho scelta —commenta Lisa Casali —. L’ho vista cambiare in meglio in dieci anni e da quando esiste il car sharing ho abbandonat­o la mia auto».

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Sorrisi Lisa Casali e Franco Aliberti
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 ?? (foto Porta/LaPresse) ?? Armonia Franco Aliberti, 33 anni, e Lisa Casali, 41, nella loro casa «green». Qui sopra, uno scorcio della terrazza e la vasca per l’acqua piovana
(foto Porta/LaPresse) Armonia Franco Aliberti, 33 anni, e Lisa Casali, 41, nella loro casa «green». Qui sopra, uno scorcio della terrazza e la vasca per l’acqua piovana
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