Meli: «Il mio Ernani come Robin Hood»
Lo scandalo ai tempi di Verdi fu di aver messo nei panni dell’eroe un bandito e in quelli del «cattivo» un re. Non stava bene in un’epoca, 1844, di rivolte sociali, eroici furori patriottici. Ma Verdi non era certo conformista. Colpito dal dramma di Victor Hugo, riuscì a convincere Piave a farne un libretto ribaltando le regole drammaturgiche. E quella storia di passioni, amore e morte, aprì la strada al grande melodramma e divenne vessillo di istanze risorgimentali. Il giorno dopo la prima alla Fenice, il coro «Si ridesti il leon di Castiglia» si cantava nelle calli con la variante «Si ridesti il leon di Venezia».
«Ernani è il super eroe romantico, un nobile che rinuncia a tutto per vendicare il padre e spodestare un re prepotente. Un Robin Hood spagnolo», lo descrive Francesco Meli, tenore verdiano, da sabato alla Scala per la nuova edizione di Sven-Eric Bechtolf diretta da Adam Fischer (biglietti 14-230 euro). Paragone non casuale, visto che manti, stivaloni, berretti piumati, ricorderanno da vicino il mondo dell’arciere di Sherwood. «Sarà un’edizione old fashion style», anticipa Meli. «Giocando con il teatro nel teatro, il regista trasloca la compagnia di canto in una vecchia sala dove allestire l’Ernani “come una volta”, con costumi d’epoca e scene dipinte».
Sono 36 anni che questo titolo di Verdi non compare al Piermarini. «Un peccato», assicura Meli, «questa è un’opera che non si ferma mai, ti trascina ogni istante. E se gli ideali che smuove non sono più quelli di allora, Ernani oggi ha ancora tanto da dirci. In tempi di cinismo e inciviltà, il fuorilegge verdiano ci ricorda cosa vuol dire la nobiltà d’animo». Non vale solo per lui. Anche i suoi «nemici», Carlo V (Luca Salsi) e Ruy de Silva (Ildar Abdrazakov) sono portatori sani i principi morali. «Si combattono, si contendono la stessa donna, Elvira (Aylin Pérez), ma ognuno è leale verso l’altro». Genovese, Meli ha negli occhi la tragedia della sua città. «Ero lì quel giorno, ho scattato una foto alle 11.36... Ma noi di Genova non ci arrendiamo. Il progetto di Piano potrebbe essere un bel modo di ripartire. Da parte mia, con altri artisti, stiamo pensando a un concerto per la città».