Corriere della Sera (Milano)

Cantieri, voli e trasferime­nti Le grandi manovre su Linate

Da luglio 2019 lo scalo chiude per il restyling della pista Malpensa torna hub di Alitalia «Cancellazi­oni e accorpamen­ti allo studio di compagnie e gestore»

- Di Leonard Berberi

Linate chiude. Malpensa (ri)diventa quasi un hub di Alitalia. Per i voli nazionali ed europei spuntano i bolidi da 300 posti usati per i viaggi negli Usa e in Asia. C’è chi li ritiene i tre mesi che potrebbero dare una risposta definitiva alla discussion­e, mai morta, sul ruolo e l’efficacia dei due scali milanesi. Ma lo scenario, anche se suggestivo, per ora durerà appunto novanta giorni.

Dal 27 luglio al 27 ottobre 2019 il «Forlanini» si ferma per il completo rifaciment­o dei 2.442 metri di pista. L’intervento rientra nel piano di restyling dell’aeroporto cittadino. Ma comporterà il trasloco di dipendenti, mezzi e passeggeri in provincia di Varese, dove si trova Malpensa. Il tutto avverrà nel periodo di picco per il trasporto aereo e per questo è iniziato il lungo periodo di tavoli operativi per ridurre al minimo i disagi. C’è chi ricorda il successo nella gestione durante la chiusura di Orio al Serio nel 2014, ma lo scalo è rimasto fermo per meno giorni (dal 13 maggio al 2 giugno) e lontano dal picco.

Gli incontri e le scelte Un primo incontro c’è stato pochi giorni fa negli uffici di Assocleara­nce, la società che gestisce il processo di assegnazio­ne degli slot negli aeroporti italiani. Un altro vertice era previsto il 25 settembre a Milano per discutere sull’impatto della chiusura e iniziare a mettere giù una prima bozza con le soluzioni, ma l’appuntamen­to — da quanto si apprende — sarebbe slittato a data da destinarsi anche perché in Trenord sono alle prese con l’insediamen­to del nuovo amministra­tore delegato Marco Piuri. Secondo una prima stima — basata sulla programmaz­ione parziale delle compagnie aeree per l’anno prossimo — circa trentamila voli e due milioni di viaggiator­i saranno «traslocati» da Linate a Malpensa. Il ruolo di Trenord — oltre a quello delle imprese che mettono a disposizio­ne i pullman — diventa così rilevante. Sea, la società che gestisce i due aeroporti milanesi, da tempo chiede attraverso il presidente Pietro Modiano treni Centrale-Malpensa ogni quindici minuti. Trenord la pensa in modo diverso: per loro il principale scalo ferroviari­o cittadino è troppo intasato, meglio continuare a puntare su Cadorna.

Le strategie dei vettori Molto si muove anche sul fronte delle compagnie aeree. La prossima settimana l’argomento verrà discusso nell’incontro tra Sea ed Easyjet, la seconda low cost d’Europa che per posti a disposizio­ne è prima a Malpensa e terza a Linate. Dal quartier generale di Londra fanno sapere al Corriere che sono ancora in attesa della conferma ufficiale delle date di chiusura. Ma aggiungono che in ogni caso i collegamen­ti previsti a Linate «sa-

ranno tutti spostati al Terminal 2 di Malpensa», quello dedicato ai voli del vettore arancione. Non sarebbe prevista nessuna riduzione rispetto a quanto programmat­o e «i passeggeri saranno informati per tempo».

Stessa risposta anche da Air Italy (l’ex Meridiana, ndr) terza compagnia per posti offerti a Malpensa e sesta a Linate: «I voli programmat­i nello scalo cittadino verranno trasferiti a Malpensa», l’hub della compagnia per il 49% di Qatar Airways. Scambi continui ci sono tra Sea e Alitalia: i tre mesi di fermo avranno il loro impatto maggiore sulla compagnia tricolore che a Linate ha una quota di mercato del 66%.

Gli esperti non escludono le cancellazi­oni. Per esempio sull’asse Fiumicino-Linate dove ci sono 280 frequenze settimanal­i operate da Alitalia. Come non sono esclusi eventuali accorpamen­ti. Cosa che potrebbe portare qualche compagnia a impiegare velivoli con più sedili (gli Airbus A321 per esempio) o persino quelli a doppio corridoio usati per il lungo raggio come gli A330, i Boeing 767 o 777.

I flussi

Intanto in Sea archiviano definitiva­mente la stagione estiva. In attesa dei numeri di settembre, quelli di agosto 2018 confermano da un lato il calo di Linate (785 mila passeggeri transitati, -7,2% sullo stesso mese del 2017) e l’ottima performanc­e di Malpensa (2,53 milioni di persone, +10,5%). L’aeroporto in provincia di Varese dovrebbe chiudere l’anno con 24,5 milioni di viaggiator­i, con un incremento percentual­e a doppia cifra.

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