«Sconfitta da analizzare Ma va archiviata subito per ripartire in fretta»
Filippo Galli, lei che ha vissuto giorni di grandi trionfi (cinque scudetti e tre Coppe dei Campioni), come ci si rialza dopo un derby perso al 92’?
«Bisogna gestire la sconfitta. Va rivista e analizzata arrivando a delle conclusioni. Ciò che conta è che venga archiviata al più presto per ritrovarsi e ripartire».
Facile a dirsi, secondo lei il sigillo di Icardi non lascerà scorie?
«Il Milan ha subito l’occasione per rifarsi, giovedì in Europa League contro il Betis e domenica contro la Sampdoria per riprendere il cammino verso la Champions, che è il vero obiettivo della società quest’anno. Già nei giorni scorsi si diceva che la vittoria avrebbe dato una spinta propulsiva a chi se lo fosse aggiudicato. Chi perde dopo 8 giornate non deve sentirsi escluso dalla corsa. Se Gattuso batte le due genovesi è a ridosso del quarto posto, quindi eviterei drammi. È ovvio che può lasciare strascichi. Occorrerà perciò recuperare terreno subito per non perdere fiducia». Donnarumma è di nuovo l’uomo copertina della squadra e non per meriti.
«L’errore più grande sarebbe quello di considerarlo il capro espiatorio. In generale la squadra non ha risposto secondo le aspettative. Il Milan è stato troppo attendista, non so se aveva preparato la gara in questo modo o è stato costretto dall’Inter ad avere questo atteggiamento. Altrimenti è semplice individuare uno o due colpevoli e attribuire loro tutte le responsabilità». Quindi secondo lei, che ha avuto Donnarumma anche al settore giovanile, qualche turno di riposo non è necessario?
«Vero che la sua indecisione è stata l’errore più evidente nell’occasione del gol di Icardi. Ma ora va sostenuto in un momento di difficoltà. Giovedì toccherà a Reina, il portiere designato per la coppa, ma poi credo che sia giusto continuare con Gigio». Dopo aver lasciato la guida del settore giovanile rossonero, che programmi ha?
«Spero di rientrare presto nel giro per continuare a lavorare con i ragazzi».
Si era parlato di un interesse di De Laurentiis nei suoi confronti per coinvolgerla nel progetto del Bari.
«Gli ho presentato un mio piano, vedremo».
Il suo nome è anche circolato in relazione al Monza di Berlusconi.
«Sono di Monza e sono andato al Brianteo a vedere qualche partita. Detto questo non ho avuto contatti con la nuova dirigenza».