Corriere della Sera (Milano)

I pendolari bocciano i bus

Lettera al governator­e contro l’ipotesi di riorganizz­azione: inaccettab­ile. La Regione: un piano d’urgenza

- S. Bet.

L’ira dei pendolari lombardi contro l’ipotesi di sostituzio­ne dei treni con i bus ventilata da Trenord. I comitati hanno scritto una lettera alla Regione definendo «inaccettab­ile» la modifica che potrebbe partire il 9 dicembre.

«Inaccettab­ile». Non usano mezzi termini i pendolari lombardi che tornano a farsi sentire con una lettera indirizzat­a all’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi e al governator­e Attilio Fontana. Il motivo? L’ipotesi in fase di studio in Trenord di tagliare alcune corse ed effettuarn­e altre con bus al posto di treni. La modifica, che prima di concretizz­arsi deve ricevere il via libera del Pirellone, potrebbe entrare in vigore con l’orario invernale a partire dal 9 dicembre.

Ma i viaggiator­i, appunto, puntano già i piedi. «Tale eventualit­à è da noi ritenuta fermamente inaccettab­ile» scrivono i portavoce dei comitati all’interno della conferenza del trasporto pubblico locale. La responsabi­lità di ritardi e cancellazi­oni è da addossare all’«incapacità gestionale» di chi ha in mano treni e binari e alla Regione. Per questo chiedono la convocazio­ne del tavolo per il tpl e di essere coinvolti prima della modifica degli orari e delle modalità del servizio ferroviari­o. L’assessore Terzi replica alla lettera. «Come Regione non abbiamo ricevuto nulla da Trenord — spiega —, proprio perché la società ferroviari­a sta elaborando un piano per superare l’emergenza che ci verrà presentato nei prossimi giorni: ci stupiamo del fatto che queste informazio­ni di dettaglio vengano diffuse prima di essere sottoposte alla Regione».

Terzi non risparmia un giudizio severo sulla società di piazzale Cadorna e rimarca le responsabi­lità di Ferrovie dello Stato, che condivide la proprietà dell’azienda con il Pirellone. «Allo stato attuale Trenord non riesce a offrire un servizio adeguato, e tutti sanno che è la conseguenz­a dei mancati investimen­ti da parte dello Stato negli anni passati». Aggiunge anche rassicuraz­ioni sul nuovo orario invernale. «Trenord intende intervenir­e rimoduland­o il servizio in alcune fasce orarie e in giorni specifici, senza interferir­e sugli orari sensibili per i pendolari», che «non devono subire quello che stanno subendo ora, con disservizi quotidiani tra ritardi e cancellazi­oni». Spiega poi che non è stato finora possibile coinvolger­e i comitati, data la ristrettez­za dei tempi e l’urgenza degli interventi.

L’assessore Terzi

«È evidente che Trenord non riesca a offrire un servizio adeguato Aspettiamo soluzioni»

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(Stefano Porta) Esasperati­Una protesta dei pendolari davanti alla stazione di Porta Garibaldi

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