«Ecco i mostri, buoni e cattivi»
Anche due pièce dedicate a «MeToo» nella stagione del Filodrammatici
«Oggi sembra obbligatorio, soprattutto sui social, prendere posizione su tutto, anche se non si sa nulla del tema in questione. Un fenomeno rischioso che trasforma i pregiudizi in sentenze morali. La nostra stagione è dedicata a quei mostri che a volte ci camminano dentro, ma anche a chi è fuori dagli schemi, e a tutti mostri di bravura». Tommaso Amadio, direttore artistico del Teatro Filodrammatici al fianco di Bruno Fornasari, presenta la nuova stagione, un’attenta selezione di titoli che conferma le linee guida del teatro: una riflessione di ampio spettro sul presente. Ad aprire il cartellone stasera, «Il giorno del mio compleanno», l’opera prima del ventottenne Luke Norris diretta da Silvio Peroni: in scena il ritratto di un gruppo di amici che si ritrovano dopo la morte di un compagno della loro squadra di calcio, «la forza di questo lavoro sta nel linguaggio autenticamente banale», sottolinea Amadio, «lo stesso che si può trovare tutti i giorni su un tram o un autobus. E’ uno spettacolo che punta sul lavoro degli attori, il racconto di tutto ciò che può accadere quando non succede niente». Tra le produzioni di quest’anno due spiazzanti novità, in sintonia con la campagna «Mee too», Fornasari e Amadio propongono «La prova», un ironico testo ambientato in un’agenzia di pubblicità che riflette sui meccanismi di prevaricazione uomo-donna, «nessuna guerra tra i sessi» affermano gli autori, «qui la violenza va al di là del genere di appartenenza». Si cambia decisamente linguaggio invece con «Appiccicati», il loro divertente mini-musical sull’amore ai tempi di Tinder: in scena un uomo e una donna che dopo un breve incontro fanno sesso nel bagno di una discoteca, la situazione esplode quando i due si rendono conto che non riescono letteralmente a staccarsi uno dall’altro, poco dopo eccoli fra dramma e comicità in fila al pronto soccorso; forse durante quell’attesa ci sarà l’occasione per conoscersi meglio. E se il rapporto di collaborazione con altre sale milanesi quest’anno è più che mai attivo (Teatro Elfo Puccini, Cooperativa e Teatro I), tra i numerosi testi di drammaturgia italiana in scena anche «Ritratto di Dora M» diretto da Francesco Frongia, uno spettacolo che ricostruisce la vita di Dora Maar, l’amante di Picasso (qui Ginestra Paladino), e sul fronte debutti «Nessuna pietà per l’arbitro» di Emanuele Aldrovandi, una tragicomica riflessione sulla Costituzione e i valori di oggi: protagonista una famiglia il cui padre è un ricercatore universitario che guadagna mille euro al mese, uno storico che tenta di preparare il suo discorso sul 2 giugno.