Corriere della Sera (Milano)

Fare il vino sul Naviglio

Cantina Urbana è il primo stabilimen­to enologico nato in città Dal «Meneghino» al «Tranatt», specialità da acquistare o degustare

- Laura Vincenti

«L’idea mi è venuta durante un viaggio a New York, dove ho visitato un posto simile a Brooklyn, e ho pensato che Milano, la città italiana più aperta alle novità, fosse il luogo giusto per un progetto del genere, innovativo: in fondo è il “non luogo” del vino, perché qui ci sono tantissimi che lo vendono, ma nessuno lo produce»: così Michele Rimpici, 39enne veronese, dopo quindici anni di esperienza nel settore enologico, da pochi giorni ha aperto Cantina Urbana, la prima cantina che fa vino in città. Come spiega: «Questo è un vero e proprio stabilimen­to enologico: l’unica cosa che non abbiamo sono i vigneti. Compriamo e selezionia­mo le partite di uva da tutta Italia, in particolar­e da Oltrepò, Veneto, Toscana e Abruzzo: abbiamo già prodotto i nostri primi vini». Come il Tranatt (che in dialetto milanese sarebbe «quello che va per trani», per osterie): un vino rosso abbastanza importante, una bottiglia da asporto costa 12,50 euro, nato da un mix di uve del sud e del nord, presto disponibil­e anche in versione bianco e rosato. Più economico il Meneghino, mentre in primavera si potranno gustare anche il Naviglio rosso e il Naviglio bianco.

La cantina è nata negli ex magazzini della Fabbrica SacofGas, sul Naviglio Pavese: l’edificio si riconosce facilmente dalla strada perché è coloratiss­imo, tutto ricoperto da un murales, uno dei più grandi della città, realizzato dallo spagnolo Elian. «Cercavo proprio questa zona — spiega ancora Rimpici — qui siamo sui Navigli ma fuori dal caos e c’è tutto lo spazio, con anche un grande cortile, di cui avevamo bisogno». Appena entrati in cantina s’incontra subito il bancone del bar e poi botti, serbatoi in acciaio, anfore, casse di vino. In vendita anche sfuso. «Io preferisco chiamarlo vino fresco, come Grillo, Sauvignon, Cabernet, Dolcetto ma poi cambierann­o spesso», continua Rimpici. «Ci si serve da soli e si possono portare i contenitor­i da casa oppure si può imbottigli­are sul posto e sono a disposizio­ne del pubblico le bottiglie di vetro, la tappatrice e anche delle etichette per personaliz­zare il proprio vino». Un’idea semplice ma molto carina per fare, per esempio, dei regali. Su prenotazio­ne si può anche fare l’aperitivo: quattro vini in assaggio e un tagliere di salumi e formaggi costano 20 euro. E a partire dal 9 novembre, tutti i venerdì dalle 19.30 è di scena «Wine Tasting Friends», aperitivo accompagna­to dalla musica selezionat­a dal dj; mentre tutte le sere si possono prenotare degustazio­ni «su misura» con prezzi variabili: per esempio il tour della cantina di 45 minuti con 3 vini in assaggio, olive e taralli costa 15 euro; il tour del cantiniere urbano per assaggiare tutti i vini con abbinament­i gastronomi­ci costa 50 euro. Che cosa si mangia? Per esempio acciughe e palamita dell’Elba, coppa alla Bonarda e salame di Varzi, formaggi di capra dell’Oltrepò Pavese, salumi di Cinta Senese, Parmigiani Reggiano, Caciocaval­lo e altre specialità tipiche da tutta Italia.

Self service

«Ci si serve da soli e si possono anche creare etichette personaliz­zate»

 ?? (foto Balti/LaPresse) ?? Ex fabbrica Un grande murales decora la facciata di Cantina Urbana sul Naviglio Pavese
(foto Balti/LaPresse) Ex fabbrica Un grande murales decora la facciata di Cantina Urbana sul Naviglio Pavese

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy