Lo scandalo Asset
BUCO NERO E NESSUNO HA VISTO
Ma dov’erano tutti? Dov’erano gli assessori, i consiglieri, la maggioranza e l’opposizione al Pirellone quando un vorace parassita succhiava risorse senza fine all’Aler arricchendo i palazzinari amici? Dov’erano quando cresceva e si moltiplicava quel «verme solitario», come lo ha definito Gianni Santucci, di nome Asset srl, costituito in Regione per acquistaregestire e rivendere edifici per l’azienda pubblica dell’edilizia popolare? È difficile immaginare che nessuno sapesse, che uno spreco al limite dell’inverosimile sia passato per anni sotto silenzio mentre l’Aler era alle prese con la giungla delle assegnazioni e i ritardi delle manutenzioni. Correva l’anno 2005, in Comune finiva l’era del sindaco Albertini e in Regione brillava la stella del «celeste» Formigoni: di crisi nessuno parlava e certe spese correvano allegramente sul ciglio del burrone. Della sanità si è poi saputo e dell’Aler anche, ma di questo ennesimo buco nero che costa anche quando non esiste più, si è detto e scritto troppo poco. Chi l’ha voluta, chi l’ha gestita, chi ha fatto finta di non vedere questa società nera, nata nel 2005, che ha investito 93 milioni senza ritorno in palazzi oggi invecchiati o vandalizzati? Oltre alla cronaca del flop, ricostruita lunedì dal Corriere, ci sono domande in attesa di risposta. Che non restituiranno nulla dell’investimento perduto, soldi pubblici ovviamente, ma utili a capire il perché del malgoverno Aler. Che finalmente deve voltare pagina.