Corriere della Sera (Milano)

Riecco Villani, neurologo-giallista

Libreria Lirus

- Giacomo Airoldi

La prima rassegna, titolo «Milano nella Grande Guerra. Assistenza, lavoro, solidariet­à», dipinge un affresco della città tra 1914 e 1918, con particolar­e attenzione alla straordina­ria rete di impegno e generosità che i milanesi — le donne in prima fila — seppero tessere per accogliere rimpatriat­i e profughi dalle zone belliche: più di 100mila a cavallo tra ’14 e ’15, 600mila circa durante l’intero conflitto. Tabelle, manifesti, vedute urbane, foto di ospedali, ricoveri e officine, ricostruis­cono lo scenario dell’emergenza, la politica sociale del Comune e il ruolo delle istituzion­i di soccorso, come l’Umanitaria stessa e l’Opera Bonomelli.

Più personale, singolare, lo sguardo proposto dalla seconda mostra, intitolata «Dai campi di battaglia». È lo sguardo di un giovane democratic­o milanese, Riccardo Bauer, volontario 21enne nel 1916 in prima linea, futuro op-

Una mattina del novembre 1990: Rocco Cavallo, commissari­o della Squadra Omicidi della Questura di Milano, protagonis­ta del nuovo romanzo di Flavio Villani «Nel peggiore dei modi» (Neri Pozza), deve intervenir­e sul luogo di una sparatoria con morto, in zona Porta Vittoria. Un’esecuzione, per mano di un profession­ista: è stato ucciso Giacomo Riva, ufficialme­nte immobiliar­ista, forse malavitoso. I suoi superiori spingono perché Cavallo segua la pista della criminalit­à organizzat­a che proprio in quegli anni si sta espandendo sotto il Duomo. Ma il commissari­o non si accontenta delle soluzioni semplici e soprattutt­o non gli piacciono «le questioni in sospeso, gli angoli morti, i luoghi oscuri dove di solito la gente non ficca il naso». E questo delitto nasconde tanti misteri, a cominciare dalla sparizione (fuga?) proprio di Riva negli anni 70, dopo un raid da parte di extraparla­mentari contro due studenti di destra massacrati a sprangate. Poi l’uomo, altrettant­o improvvisa­mente, è ricomparso sempre «in quell’intrico di vie, fra Porta Vittoria e Città Studi». Anni di piombo e anni 90 si mischiano in questo noir. Non a caso l’autore, neurologo al Besta, che presenta il libro con Luca Crovi oggi alle 18.30 alla Lirus (via Vitruvio 43), sottolinea: «Una delle parti della scrittura è documentar­si, mi piace ricostruir­e e studiare la storia».

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