La lotta del giovane Jury: il tumore, la cura e poi due figlie
Il testimonial dell’Airc sarà oggi in piazza a Bollate con moglie e bimbe per la ricerca. «Un dono inatteso»
Più che Jury, le vere testimonial sono Sveva e Nora. «Hanno due anni e mezzo e otto mesi, sono un dono inaspettato che la vita mi ha fatto». Un dono a cui aveva rinunciato. Perché Jury Floreani vede all’istante distruggersi il sogno di una famiglia quando nel 2010, a 32 anni, scopre di avere un tumore. Un nemico per la sua vita e quella dei figli che desidera. «Sono stato operato al Sacco — racconta —, poi la chemioterapia e la fase di follow up all’Humanitas». Prima di combattere il cancro al testicolo però, sceglie di conservare il seme. Si riserva una piccola possibilità.
I luoghi Continua le cure, vince il nemico e nel 2015, a quattro anni dalle chemio, lui e Chiara diventano papà e mamma di Sveva. La casa diventa ancora più stretta a febbraio dell’anno scorso, con un nuovo fiocco rosa per Nora.
Jury potrebbe accontentarsi di avercela fatta, della sua casa a Bollate, del lavoro nel campo delle telecomunicazioni. Potrebbe accantonare il ricordo del tumore, considerarlo un problema passato e non più suo. Invece decide di fare nella campagna per la ricerca un impegno, di essere testimonial di Airc. Oggi sarà in piazza a Bollate, a pochi passi dal Comune, con un gruppo di una quindicina di ragazzi a distribuire i «Cioccolatini per la ricerca»: duecento grammi di fondente in cambio di una donazione per sostenere chi studia per combattere il tumore. «Ho iniziato a fare il volontario nel 2012 — spiega — e creato un gruppo. Col tempo i cittadini hanno imparato a conoscersi e ci vengono a cercare nelle giornate di raccolta fondi. Anche i ritardatari che non trovano più i cioccolatini perché sono finiti vogliono comunque contribuire». Oltre a questo, Jury racconta quanto il lavoro dei ricercatori e i progressi delle cure sono stati importanti per lui. E mamma Chiara accompagna Sveva e Nora allo stand per sostenere papà. «Suggerisco sempre di sottoporsi ai controlli, sono fondamentali. Per il tumore al testicolo l’autopalpazione è già un primo passo».
Oggi ci saranno 192 volontari in 48 piazze a Milano, 356 in 35 comuni della Lombardia. I fondi che raccoglieranno grazie ai cioccolatini sosterranno il lavoro dei circa 5 mila scienziati Airc impegnati nei laboratori di università, ospedali e istituzioni.