Corriere della Sera (Milano)

«Profughi discrimina­ti»

Cernusco, la giunta pd: fini educativi. Lega all’attacco

- Riccardo Rosa

La Regione ha discrimina­to gli immigrati che avevano diritto al sostegno per l’affitto. Ora, dopo la condanna della Corte d’Appello, dovrà rifare il bando che assegna fino a 1.200 euro per chi ha un reddito sotto i 7 mila euro.

L’assessore «nazista» rinuncia a divisa e simboli del Terzo Reich. Dopo settimane di polemiche culminate con l’intervento della prefettura, Nico Acampora, di profession­e educatore e titolare della delega all’Istruzione nella giunta di Cernusco sul Naviglio guidata dal sindaco pd Ermanno Zacchetti ha deciso di fare un passo indietro. Nelle drammatizz­azioni storiche che da oltre dieci anni organizza nelle scuole e nei centri giovanili per spiegare ai ragazzi cosa accadeva nei campi di concentram­ento tedeschi si limiterà a indossare un vestito grigio: niente più croci uncinate, mostrine delle Ss e tanto meno la famigerata divisa. A puntare l’indice contro Acampora è stata Paola Malcangio, ex candidata sindaco e consiglier­e comunale della Lega, autrice anche di un’interrogaz­ione in Consiglio comunale. «La scorsa primavera a Cologno Monzese, per un’iniziativa analoga organizzat­a dall’amministra­zione della Lega, è stato sollevato un polverone — sottolinea —, mentre se lo fa una giunta di sinistra nessuno dice niente. Non tollero che vengano utilizzati due pesi e due misure».

In prefettura — su segnalazio­ne della stessa Malcangio — è stato esaminato il caso, poi è partita una telefonata al sindaco Zacchetti, in cui è stato chiesto di «adottare le giuste misure per evitare eccessi che possano turbare la coscienza civica». Durante le drammatizz­azioni studiate da Acampora l’impatto emotivo era assicurato. L’educatore, vestito di tutto punto con tanto di capello e aquila nazista, aveva il ruolo di aguzzino, mentre ai ragazzi, disposti in fila e travestiti anche da carcerati, spettava la parte dei deportati. Manganelli, catene e manette aiutavano poi a rendere il tutto più realistico e drammatico.

La prima reazione dell’educatore di fronte alla polemica sollevata dal Carroccio, è stata di difendere la propria idea e di tirare diritto. Dopo l’intervento della Prefettura, tuttavia, ha deciso di non inasprire i toni. «Faccio fatica a capire il senso di questa polemica — spiega —. Sono anni che porto in giro per le scuole e i centri giovanili l’iniziativa e ho sempre avuto risconti positivi da parte degli studenti e dei genitori. Non faccio nessuna apologia, l’intento è educativo. I contenuti sono nel pieno rispetto della Costituzio­ne». Acampora sottolinea come un segnale di apprezzame­nto sia arrivato proprio dalla Lega: poche settimane fa, il capo gruppo in Consiglio, Luca Cecchetti, ha dichiarato di avere partecipat­o da ragazzo a una simulazion­e simile e di considerar­la esempio positivo per coinvolger­e i ragazzi. L’iniziativa, comunque, andrà avanti: sono già iniziati i preparativ­i per la Giornata della Memoria. «La prefettura ci ha chiesto di non inasprire i toni — conclude il sindaco —. Tuttavia, ha anche riconosciu­to la validità di quanto stiamo facendo e ha ci ha esortato ad andare avanti. Così, dopo un confronto con Acampora e di comune accordo con lui è stato deciso di non utilizzare più simboli nazisti. Evitiamo che la polemica sovrasti la valenza educativa del progetto».

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(foto dal sito del Cag Labirinto) A sinistra, l’assessore Acampora Con i ragazziLa simulazion­e delle file di deportati dei campi di concentram­ento nazisti nella messa in scena per i ragazzi

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