«Profughi discriminati»
Cernusco, la giunta pd: fini educativi. Lega all’attacco
La Regione ha discriminato gli immigrati che avevano diritto al sostegno per l’affitto. Ora, dopo la condanna della Corte d’Appello, dovrà rifare il bando che assegna fino a 1.200 euro per chi ha un reddito sotto i 7 mila euro.
L’assessore «nazista» rinuncia a divisa e simboli del Terzo Reich. Dopo settimane di polemiche culminate con l’intervento della prefettura, Nico Acampora, di professione educatore e titolare della delega all’Istruzione nella giunta di Cernusco sul Naviglio guidata dal sindaco pd Ermanno Zacchetti ha deciso di fare un passo indietro. Nelle drammatizzazioni storiche che da oltre dieci anni organizza nelle scuole e nei centri giovanili per spiegare ai ragazzi cosa accadeva nei campi di concentramento tedeschi si limiterà a indossare un vestito grigio: niente più croci uncinate, mostrine delle Ss e tanto meno la famigerata divisa. A puntare l’indice contro Acampora è stata Paola Malcangio, ex candidata sindaco e consigliere comunale della Lega, autrice anche di un’interrogazione in Consiglio comunale. «La scorsa primavera a Cologno Monzese, per un’iniziativa analoga organizzata dall’amministrazione della Lega, è stato sollevato un polverone — sottolinea —, mentre se lo fa una giunta di sinistra nessuno dice niente. Non tollero che vengano utilizzati due pesi e due misure».
In prefettura — su segnalazione della stessa Malcangio — è stato esaminato il caso, poi è partita una telefonata al sindaco Zacchetti, in cui è stato chiesto di «adottare le giuste misure per evitare eccessi che possano turbare la coscienza civica». Durante le drammatizzazioni studiate da Acampora l’impatto emotivo era assicurato. L’educatore, vestito di tutto punto con tanto di capello e aquila nazista, aveva il ruolo di aguzzino, mentre ai ragazzi, disposti in fila e travestiti anche da carcerati, spettava la parte dei deportati. Manganelli, catene e manette aiutavano poi a rendere il tutto più realistico e drammatico.
La prima reazione dell’educatore di fronte alla polemica sollevata dal Carroccio, è stata di difendere la propria idea e di tirare diritto. Dopo l’intervento della Prefettura, tuttavia, ha deciso di non inasprire i toni. «Faccio fatica a capire il senso di questa polemica — spiega —. Sono anni che porto in giro per le scuole e i centri giovanili l’iniziativa e ho sempre avuto risconti positivi da parte degli studenti e dei genitori. Non faccio nessuna apologia, l’intento è educativo. I contenuti sono nel pieno rispetto della Costituzione». Acampora sottolinea come un segnale di apprezzamento sia arrivato proprio dalla Lega: poche settimane fa, il capo gruppo in Consiglio, Luca Cecchetti, ha dichiarato di avere partecipato da ragazzo a una simulazione simile e di considerarla esempio positivo per coinvolgere i ragazzi. L’iniziativa, comunque, andrà avanti: sono già iniziati i preparativi per la Giornata della Memoria. «La prefettura ci ha chiesto di non inasprire i toni — conclude il sindaco —. Tuttavia, ha anche riconosciuto la validità di quanto stiamo facendo e ha ci ha esortato ad andare avanti. Così, dopo un confronto con Acampora e di comune accordo con lui è stato deciso di non utilizzare più simboli nazisti. Evitiamo che la polemica sovrasti la valenza educativa del progetto».