Helbiz resta sul monopattino e offre 15 mila bici in sharing per collegare la periferia
Una flotta di 15 mila bici in condivisione per le periferie. È la carta che gioca Helbiz. Di pari passo, la società americana rimane ferma nell’idea di diffondere i monopattini elettrici a Milano. I mezzi ieri hanno anche ricevuto un primo ok dalla commissione Bilancio della Camera. «Vogliamo sposare la linea del sindaco Beppe Sala — spiega il fondatore della app Salvatore Palella —. Chiederemo al Comune di riaprire il bando. Noi siamo pronti a mettere a disposizione 15 mila biciclette in sharing, sia tradizionali sia elettriche, per collegare le periferie al centro». Una contromossa dopo le molte critiche ricevute per la «fuga in avanti» compiuta portando a fine ottobre venti monopattini elettrici a Milano: il loro uso non è ancora regolamentato in Italia. Ma anche una risposta alla riduzione del servizio di bike sharing annunciata da alcuni concorrenti in aree poco redditizie. La richiesta sarà ufficializzata oggi a Palazzo Marino, durante un incontro con l’assessorato alla Mobilità. Le bici proposte hanno marce, cestino e un geolocalizzatore che traccia il percorso fatto dai ciclisti. «Dati che potremmo dare al Comune». Nessun timore di fallire là dove altri hanno già tentato con poco successo. «Pronti a ridistribuire i mezzi durante la notte. Seguiremo da vicino la gestione del servizio per non ripetere gli errori altrui».
Helbiz si sta intanto facendo conoscere con i monopattini elettrici messi in strada senza l’autorizzazione del Comune (che ha inviato una diffida alla società). Per usarli basta scaricare la app sullo smartphone e registrarsi, sbloccare i mezzi e iniziare a circolare. Una piccola flotta che ha creato scompiglio tra i concorrenti, come Lime e Mobike, finora frenati dal rispetto delle norme. «In genere la legge segue l’evoluzione — risponde Palella —. È successo così all’estero. Ma non ci aspettavamo di essere chiamati banditi». Sul fronte legislativo qualcosa si sta muovendo. Ieri in commissione Bilancio della Camera è stato dato l’ok alle sperimentazioni della micromobilità elettrica nelle città. Bocciato invece lo stanziamento di fondi. Ora il ministero delle Infrastrutture dovrà definire le modalità e gli strumenti per questi test.
Una spinta in più, dunque, per gli operatori «innovativi». Helbiz, che sta realizzando anche una partnership con Telepass, è pronta a mettere 150 monopattini in città anche «qualora non si trovi l’accordo col Comune». Allo studio poi un piano di educazione dei clienti al corretto uso della flotta. In questo mese ci sono già stati danneggiamenti e furti. Ma per i furbi non c’è
chance: i monopattini, se rubati, vengono disattivati e diventano inservibili.