Università straniere: come si fa l’iscrizione
Scaricano guide e istruzioni dal web, cercano aiuto a scuola da presidi e professori e c’è chi si rivolge a società specializzate con costi che vanno dai cento a migliaia di euro. I percorsi sono diversi ma la scadenza è la stessa per gli studenti che dopo la maturità puntano ad andare a studiare all’estero, per più destinazioni entro metà gennaio le domande devono essere inviate. Occorre scegliere corso, ateneo, Paese. E le richieste saranno «più numerose dello scorso anno», dicono i consulenti che in queste settimane stanno completando le preiscrizioni ed è la stessa previsione dei siti specializzati che guidano i liceali.
Inghilterra, Olanda, Spagna, Germania, e Svizzera sono le scelte più frequenti, più di Stati Uniti e Asia anche per i costi che devono affrontare le famiglie, dalle rette ai biglietti aerei alle spese per l’alloggio. «Scozia e Olanda hanno rette più basse, fino a duemila euro all’anno. Per la Gran Bretagna si arriva a diecimila e la cifra raddoppia, almeno, per gli Stati Uniti», spiegano i consulenti. «Per il Regno Unito la richiesta resta forte, non c’è stato un effetto Brexit, anche perché le condizioni sono rimaste invariate. C’è sempre la possibilità di chiedere il “prestito d’onore” e restituire il valore delle rette al termine degli studi quando si inizia a lavorare», spiega Agnese Zanoni, responsabile del programma «Università all’estero» di Wep, organizzazione privata che propone diverse formule di assistenza, per la scelta del corso e la presentazione della domanda, dalla lettera di presentazione e di referenze fino alla compilazione dei moduli, la spesa va dai cento ai 600 euro a seconda della destinazione. La consulenza degli specialisti di Omni Admissions arriva fino a quattromila euro: «Iniziamo a seguire i ragazzi anche un anno prima. Proponiamo test di orientamento come il Morrisby, incrociamo le abilità e il profilo dello studente con il corso di studi — dice Anna Maria Padula che ha avviato la società con Marcella Turazza — . E li guidiamo nelle procedure, non semplici, ogni università ha richieste diverse».