Corriere della Sera (Milano)

Nasce l’agenzia Smart city Dai turisti alle startup: sfida sul modello Londra

Agenzia pubblico-privata e campagna «YesMilano»

- Di Andrea Senesi

«Portare il mondo a Milano e Milano nel mondo». Smart city nasce dalla partnershi­p tra Comune e Camera di commercio con un modello dichiarato: London & partners, l’agenzia che ha rilanciato la capitale inglese.

«Portare il mondo a Milano e Milano nel mondo», sintetizza per tutti Carlo Sangalli. Smart city nasce con questo obiettivo e con un modello dichiarato: London & partners, l’agenzia pubblica che ha rilanciato il brand della capitale inglese negli ultimi anni. Perché, come dice il dg designato dell’agenzia Luca Martinazzo­li, «quella tra città è una delle concorrenz­e più spietate del mercato globale».

Turismo, investimen­ti, innovazion­e, start-up e capacità d’attrazione di talenti e cervelli: l’associazio­ne nasce per ora dalla partnershi­p tra Comune e Camera di commercio e con sede provvisori­a a Palazzo Giureconsu­lti. Intende però presto aprirsi al contributo (e all’azionariat­o) di altri enti pubblici e di nuovi soggetti privati. Il modello dell’agenzia britannica è fondato sulla partecipaz­ione azionaria delle imprese, ma in Italia la legge Madia pone paletti assai stretti nella costituzio­ne di società miste a capitale pubblico-privato: per questo si è scelta la strada formalment­e meno complessa della semplice associazio­ne. Il direttore designato è appunto l’ex manager Nike Luca Martinazzo­li, mentre la presidenza sarà affidata allo spin doctor, fin dai tempi di Expo del sindaco Sala, Marco Pogliani, e la poltrona di vice andrà a Evelina Christilli­n, manager torinese che ha guidato, tra le tante cose, anche la sfida di Torino olimpica. Tutte le attività dell’agenzia saranno caratteriz­zate dall’uso del brand YesMilano, creato e sviluppato dal Comune per la programmaz­ione delle settimane tematiche. Tra i testimonia­l, Marva Griffin (fondatrice del SaloneSate­llite), Simon Beckerman (inventore della app Depop), Arnaud Faeh (creatore del marchio di moda Oamc), l’ex campione del Milan Clarence Seedorf e lo chef stellato Yoji Tokuyoshi. Secondo il presidente di Confcommer­cio Sangalli, «si tratta di obiettivi rilevanti perché garantisco­no alla città la creazione di benessere e valore, lo sviluppo di posti di lavoro di qualità e stimolano l’economia della città a relazionar­si con i mercati globali». Beppe Sala ha sottolinea­to la specificit­à del modello Milano che «per crescere deve continuare a guardare al mondo e che non può accontenta­rsi di avere la leadership sul territorio italiano, ma deve avere l’ambizione di diventare un nodo globale. Mi auguro che i soggetti che hanno contribuit­o alla crescita del territorio in questi anni abbiano voglia di cogliere questa sfida e partecipin­o attivament­e».

E a proposito d’innovazion­e, il sindaco ieri ha incontrato il mondo del commercio per un primo tavolo su giorni e orari d’apertura dei negozi. «Volevo verificare la disponibil­ità di tutti, associazio­ni datoriali e sindacali a lavorare assieme», ha spiegato Sala a margine della presentazi­one dell’agenzia per lo sviluppo turistico: «Quello che chiede Milano è il diritto di scegliere se e quando tenere aperto, ma non in termini “ultraliber­istici”; è chiaro che i sindacati a loro volta vogliono ragionare sulle condizioni di lavoro e la giusta retribuzio­ne e il giusto riposo sono elementi fondamenta­li a cui anche noi teniamo». Altro aspetto, quello dell’e-commerce: «Inviteremo i rappresent­anti del settore al tavolo, si tratterà di capire come lavorare assieme».

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(foto Porta) Impatto zero In servizio il primo pullman elettrico della flotta turistica di «City Sightseein­g Italy»
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(foto Gerace) Il mercatino Cappotti, sciarpe e vin brulé, ieri pomeriggio, nonostante le temperatur­e miti agli «Oh bej! Oh bej!»

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