«Senza aiuti sulle spese di gestione Villa Reale aperta solo nei weekend»
Il presidente della società che governa la reggia lancia l’appello alle istituzioni
MONZA Villa Reale rischia di aprire solo dal venerdì alla domenica? «Non vogliamo questo, ma sarebbe l’extrema ratio per contenere i costi». Attilio Navarra, presidente di La Nuova Villa Reale, la società che dopo aver effettuato i restauri gestisce da quattro anni il corpo centrale, lo dice a margine dell’inaugurazione della mostra Paris d’amour, del fotografo francese Gérard Uféras che fino al 3 marzo occuperà le sale del secondo piano nobile della reggia.
Se nelle immagini in bianco e nero di 70 matrimoni parigini si parla d’amore, non sembra un momento idilliaco tra pubblico e privato nella gestione della reggia del Piermarini. «Nel gennaio del 2017 — spiega Navarra — ho messo sul tavolo alcune difficoltà di costi di gestione e ho fatto alcune richieste al Consorzio. Aspettavo le risposte per il 30 novembre, sono ancora in attesa. Il sindaco mi ha chiesto ancora qualche giorno».
Tra le richieste di Attilio Navarra c’è che si realizzi una vera collaborazione tra pubblico e privato: «La verità è che il modello Monza di alleanza tra pubblico e privato non è mai decollata — dice — la Villa ha potenzialità enormi, molto più dei 100 mila visitatori all’anno che registriamo. Mi sento come se fossi l’affittuario di Villa Reale, quando invece dovrei essere il braccio operativo con un partner pubblico al fianco con strategie politiche chiare».
Tra le sue richieste c’è quella di produrre mostre insieme al Consorzio per avere un budget più alto e puntare su eventi di richiamo: «Se sono da solo è difficile che si affianchino sponsor, ma se con me ci fossero i Comuni di Monza e Milano e Regione Lombardia sarebbe più tutto facile». Invece anche all’inaugurazione dell’ultima mostra, mercoledì, non c’era nessun rappresentante delle istituzioni.
Secondo il concessionario manca un gioco di squadra: «Nel mese di novembre abbiamo chiuso la villa al pubblico e affittata a Luxottica. Una grande opportunità di visibilità per la città che non è stata colta — prosegue — addirittura la polizia locale ha multato l’auto di Leonardo Del Vecchio perché è entrata nel cortile d’onore». In discussione però ci sono questioni più importanti di una multa.
«La regione ha stanziato 55 milioni per il parco e la villa — conclude Navarra — ma nella prima tranche da 23 milioni non c’è un centesimo destinato alla Villa che aspetta il restauro dell’ala nord».
Che il momento sia delicato per il futuro della reggia lo conferma anche il sindaco Dario Allevi: «Ho costituito una cabina di regia con i migliori esperti in vari ambiti per analizzare le richieste del concessionario per capire i punti in cui ci può essere accordo e cosa non è assolutamente accoglibile. Certamente non si può chiedere a Regione di mettere 300 mila euro all’anno per cofinanziare le mostre quando ha già investito 19 milioni di euro nei restauri e 55 sul parco e la villa».
Una svolta dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno quando è attesa anche la decisione di Triennale che ha lasciato gli spazi del museo del design al Belvedere, ma può far valere l’opzione per rientrare a febbraio. «Ho parlato con il presidente Boeri — conclude Navarra —, per noi è un onore ospitare Triennale, ma bisogna che ci credano anche loro investendo in comunicazione, portando visitatori da Milano a Monza». Lo scenario che tutti vorrebbero scongiurare è quello di una Villa aperta part time, dal giovedì alla domenica, o addirittura solo dal venerdì per il fine settimana: «Non vorrei arrivare a questo perché non farebbe bene alla Villa — conclude Navarra —. Però abbiamo picchi di visitatori solo nel fine settimana e ho 22 dipendenti a tempo pieno».