Stop al degrado Il cinema Arti diventa un hotel
Da tempo disabitato, l’edificio anni Trenta passa nelle mani del fondo londinese Trophaeum
Da palazzo disabitato (già cinema e teatro) a hotel con spettacolare giardino pensile sul tetto. Dopo un decennio di abbandono qualcuno torna a scommettere sul palazzo di via Mascagni 6, che ha ospitato per anni il cinema Arti (poi Nuovo Arti) e dal lato destro, fino a tempi recenti, la storica palestra Doria, luogo simbolo della boxe milanese. A rilevare l’edificio dietro piazza San Babila è il fondo londinese Trophaeum, specializzato in investimenti di prestigio in vari settori: prima dell‘estate dovrebbero iniziare i lavori di ristrutturazione. Durata prevista del cantiere, un anno e mezzo. «Vogliamo rivitalizzare tutta la strada — spiega l’ad Matt Farrell —. È un gioiello a due passi dal Quadrilatero, unico per il suo immenso terrazzo. C’è anche un bellissimo cortile che ci piacerebbe restituire alla città». In subordine all’albergo, verrà valutata l’ipotesi uffici. Ma «è la ricettività la sua vocazione». «Con il restauro del palazzo sarà importante recuperare parte della storia che racchiude», sottolinea l’architetto Michele Bonan attivo con lo studio di Michele De Lucchi sull’ex Seminario arcivescovile di corso Venezia. Costruito nel 1935 con ingresso da via Conservatorio per l’Opera Balilla dall’architetto Mario Cereghini, l’edificio fu distrutto dai bombardamenti nel ‘43 e riaperto nel 1951 come sala cinematografica. Dieci anni dopo diventa uno dei tre locali d’essai, assieme al Ritz di via Torino e al Nuovo Orchidea (quest’ultimo in attesa di riaprire). Dal 1966 nasce il Nuovo Arti, che si focalizza sui film Disney. Nel 2002 abbassa la claire il cinema e nel 2007 arriva il Derby. Niente da fare: nel 2011, la chiusura definitiva, e da lì l’abbandono (eccezion fatta per la palestra, che ha resistito fino a pochi mesi fa).
Sul fronte degli hotel è ancora in attesa di autorizzazione il cantiere di corso di Porta Romana 10. Lo storico immobile, ex Ufficio elettorale acquistato dal fondo olandese Europe private collection, dovrebbe diventare albergo con ristoranti, Spa e negozi. Per quanto riguarda invece i cinema in disuso, l’elenco è lungo. Tra quelli c’è anche il Maestoso, all’angolo tra corso Lodi e viale Umbria: chi l’ha rilevato, anni fa — sotto il nome di Italcine — voleva farne un centro commerciale, poi si è tirato indietro. Poi si era fatta avanti una società che crea contenuti media per la tv e Internet: vorrebbe fare lì la sua sede, aggiungendo una scuola di formazione per giovani talenti. Ma le trattative non si sono ancora sbloccate.