Droga in soffitta «controllata» dai ragazzini
Blitz in via Imbonati, stavano giocando con i panetti di droga. Arrestata la madre
Erano in solaio, con la porta chiusa dall’interno (loro stessi avevano le chiavi), e non è chiaro perché quei due ragazzini, 11 e 12 anni, fossero proprio in quello spazio che veniva usato come magazzino per un carico di droga appena arrivato dal Marocco. Erano da soli in solaio, i due ragazzini, in un palazzo di via Imbonati, e stavano spostando alcuni panetti di hashish. Un maxi carico, da 380 chili. Gli uomini della Polizia locale sono arrivati fin lassù perché hanno sentito strani rumori mentre stavano perquisendo l’appartamento al piano di sotto, dove viveva la madre dei due ragazzi.
Il sequestro risale allo scorso venerdì e gli agenti del Nucleo contrasto stupefacenti erano in zona per verificare alcune segnalazioni di spaccio. Hanno individuato una donna in strada, l’hanno osservata e seguita per un po’, ma quando si sono avvicinati lei ha provato a scappare e, mentre correva, ha buttato via un pezzo di circa 80 grammi di hashish. L’hanno fermata (ha 37 anni, è marocchina, ha un permesso di soggiorno in regola e un marito in carcere) e sono saliti in casa.
Nell’appartamento c’era anche un’altra donna, 23 anni, connazionale, con la sua bambina di 3 anni. Gli investigatori hanno chiamato il reparto con i cani antidroga e durante la perquisizione, in casa, hanno trovato circa 50 altri pezzetti di hashish nascosti nelle stanze, per un peso totale di circa un chilo e 300 grammi, più altri 20 chili che erano stati infilati dentro un materasso. Ed è in quel momento che hanno sentito i rumori, e hanno notato la preoccupazione delle due donne, così hanno deciso di salire anche nel solaio. Nessuno ha spiegato se i due ragazzini (figli della donna fermata in strada) fossero lì sopra a giocare, o se stessero spostando la droga, o se fossero a guardia di quella catasta di hashish che ha un valore superiore al milione di euro. Il carico era ancora abbastanza integro, così come era stato confezionato in Marocco prima del viaggio attraverso l’Europa: ogni panetto era avvolto in tredici diversi strati di cellophane, nastro isolante, palloncini di plastica, e con un forte odore di benzina.
Le due donne sono state arrestate: i due ragazzini sono stati affidati a una comunità; la bimba più piccola è nella struttura che permette di ospitare madri detenute con figli. «Il presidio del territorio — ha spiegato la vicesindaco Anna Scavuzzo — è fondamentale. È stata un’operazione delicata che ha visto il coinvolgimento di due madri e di tre bambini, con una ingente quantità di droga: un contesto che desta preoccupazione. Questi minori vanno tutelati e allontanati dal degrado in cui sono stati costretti a vivere».