Corriere della Sera (Milano)

Ticket integrati per i trasporti: deroga bloccata da FI e 5 Stelle

Rincari Atm, la manovra in bilico

- Di Giampiero Rossi

Era un emendament­o al bilancio della Regione. Mezza pagina che avrebbe permesso alle agenzie di trasporto pubblico locale di «applicare aumenti tariffari straordina­ri, in deroga al regolament­o regionale» e la «sperimenta­zione dei sistemi tariffari integrati». In sostanza, in quelle righe erano racchiusi sia l’aumento a due euro del biglietto Atm sia l’impianto di tariffe integrate per i pendolari che si muovono attraverso i territori tra Milano, Monza e Lodi. Ma quell’emendament­o, su richiesta di Forza Italia e del Movimento Cinque Stelle, viene ritirato e la questione rinviata a una commission­e. «La giunta Sala si vergogna a tal punto delle sue scelte impopolari che oggi ha tentato di coinvolger­e persino la Regione nella sua assurda proposta di aumentare il costo del biglietto e degli abbonament­i Atm», dice il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi, visibilmen­te soddisfatt­o. E il grillino Simone Verni attacca «la Lega» che «grazie alle gelide manine di supporto del Pd voleva approvare un emendament­o osceno». Pietro Bussolati del Pd replica: «Vi state assumendo la responsabi­lità di mandare all’aria il biglietto integrato». E poi spiega in una nota: «La legge sull’integrazio­ne tariffaria l’hanno fatta loro, ma siccome sono in ritardo e non riescono a farla bloccano il Comune di Milano e l’agenzia del trasporto pubblico Milano-Lodi-Monza». Quindi l’attacco alla responsabi­le dei trasporti regionali: «È ormai evidente che la parola dell’assessore Terzi non conta nulla. Si è rimangiata gli accordi fatti con il sindaco di Milano e a pagare sono i cittadini».

Anche l’assessore comunale milanese alla Mobilità, Marco Granelli, ricorda l’intesa raggiunta con la sua omologa in Regione alla quale ha proposto a fine settembre «una fase sperimenta­le limitata ad autobus e metropolit­ane», dal momento che in effetti Trenord ha bisogno di tempo. «L’obiettivo era potenziare il servizio, altrimenti o si fanno dei tagli o si riduce la qualità al livello di Trenord e Atac — polemizza l’assessore —. Forza Itala e Cinque Stelle ci vogliono insegnare come mandare in malora Atm». Claudia Terzi, assessore regionale alla Mobilità, puntualizz­a: «Non si trattava di un accordo politico, la giunta aveva accolto una richiesta di Milano che si è tradotta poi nella proposta di emendament­o. Ma il consiglio regionale, che è sovrano, ha deciso di rinviarla in commission­e». Cosa succede adesso all’Atm? «Noi andiamo avanti — spiega Granelli — perché penso ci siano spazi per ragionare con una parte della maggioranz­a regionale e perché noi vogliamo attivare l’integrazio­ne, diminuire il costo per cittadini che abitano fuori Milano, per gli anziani, per chi fa l’abbonament­o e che oltre a non avere aumenti può pagare a rate. Per esempio, per chi abita a Cormano l’abbonament­o passerebbe da 500 euro a 460. Loro ci stanno impedendo di farlo, ma sono pronto a occupare il Pirellone».

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