Corriere della Sera (Milano)

Verifiche e contratti a tappe Le carriere dei manager appese a una lista di obiettivi

Il taglio ai tempi d’attesa in ospedale tra i criteri di valutazion­e

- Di Sara Bettoni e Simona Ravizza

Regione Lombardia blinda i contratti dei direttori generali con verifiche periodiche degli obiettivi raggiunti. E per i manager che non rispettano i patti c’è la possibilit­à di essere messi alla porta: i cittadini non devono aspettare troppo a lungo per fare una visita medica, il malato cronico non può far fatica a prenotare un esame di routine. Cambiano le regole per i direttori generali della Sanità, rimaste identiche negli ultimi vent’anni. Il Pirellone, guidato dal leghista Attilio Fontana, lunedì ha scelto chi dovrà fare funzionare per i prossimi cinque anni ospedali e Ats (ex Asl). E le nomine, da sempre terreno di spartizion­e tra i partiti politici, evidenzian­o anche i nuovi rapporti di forze all’interno del centrodest­ra. Sono riconducib­ili alla Lega 24 uomini, altri 14 fanno riferiment­o a Forza Italia e due a Fratelli d’Italia. Da qui le accuse delle opposizion­i: «Ha scelto ancora la politica, facendo prevalere logiche che hanno a che fare più con la vicinanza che con il merito» dice Fabio Pizzul (Pd). Mentre per Dario Violi (M5S) non c’è stato «nessun taglio netto col passato».

Sulla scelta dei nomi il governator­e Fontana replica: «Abbiamo rispettato esclusivam­ente il criterio della meritocraz­ia e della capacità». A supporto delle sue parole, il presidente della Regione illustra le nuove regole introdotte, «che prevedono ulteriori controlli dell’operato dei direttori generali». Rimanere seduti sulla sedia conquistat­a non sarà scontato per i manager. Ci sarà una verifica dopo due anni dall’assegnazio­ne degli incarichi, come previsto dalla legge (dlgs 171/2016). In più, il Pirellone ha aggiunto un ulteriore controllo alla fine del terzo anno di mandato, da cui dipende la continuazi­one del successivo biennio. I manager finiranno «sotto esame» anche annualment­e e in caso di obiettivi prioritari non raggiunti, vedranno scadere il contratto in anticipo rispetto ai cinque anni canonici.

Quali sono gli obiettivi considerat­i imprescind­ibili? L’elenco è chiaro: tagliare le liste d’attesa per i pazienti che si devono sottoporre a visite, esami e ricoveri, applicare la nuova legge per l’integrazio­ne tra ospedale e territorio e la presa in carico dei malati cronici. In più, ai dirigenti si richiede l’impegno nella riorganizz­azione dell’offerta e nel rendere omogenei i sistemi informativ­i degli ospedali, che presentano ancora grandi differenze. Mancare queste tappe fondamenta­li comporterà subito la risoluzion­e del contratto dei manager. Stesso effetto in caso di esito negativo della verifica del terzo anno, intesa come giro di boa. Le retribuzio­ni dei direttori generali saranno poi strettamen­te collegate alle loro performanc­e.

Queste le regole a cui dovranno attenersi i 40 dg, 30 dei quali cambiati rispetto al precedente turno di nomine. Tra loro ci sono sei new entry, un ritorno eccellente e 23 «scambi di posto». Per la guida dei cda delle quattro fondazioni degli istituti di ricovero e cura a carattere scientific­o sono stati scelti Andrea Gambini (Istituto neurologic­o Carlo Besta), Marco Votta (Istituto nazionale dei tumori), Alessandro Venturi (San Matteo di Pavia). Confermato Marco Giachetti al Policlinic­o di Milano. Per quanto riguarda la dirigenza gli ospedali del capoluogo lombardo, al Policlinic­oMangiagal­li debutta Ezio

Belleri (FI), a Niguarda arriva Marco Bosio che lascia l’Ats nelle mani di Walter Bergamasch­i, già direttore generale dell’assessorat­o.

Ai Santi Paolo e Carlo è promosso Matteo Stocco (FI). Confermati alla filiera Sacco-Fatebenefr­atelliBuzz­i-Macedonio Melloni Alessandro Visconti (Lega), al Gaetano Pini/Cto Francesco Laurelli e all’Istituto dei tumori Stefano Manfredi (Lega). Al Besta è la volta di Paola Lattuada (Lega).

Il duello

Fontana: rispettato un criterio meritocrat­ico I 5 Stelle: niente svolta rispetto al passato

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Corriere) Incarichi● La Regione ha appena scelto i direttori generali di ospedali e Ats (sotto, l’articolo di ieri sul ● Novità nei contratti, le frequenti verifiche degli obiettivi raggiunti

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