«Ora investimenti su progetti mirati per una svolta nelle zone fragili»
Partito democratico Filippo Barberis
«La valutazione è positiva per quanto è stato realizzato in questi primi due anni e mezzo, ma ovviamente ancora in sospeso rispetto al programma di fine della legislatura». Filippo Barberis, capogruppo Pd a Palazzo Marino, promuove l’operato della giunta nella prima metà del mandato ma guarda agli obiettivi del futuro.
Cosa deve essere fatto nei prossimi due anni e mezzo?
«Innanzitutto migliorare la qualità della vita nei quartieri più fragili della città con interventi che abbraccino proprio tutte le componenti del vivere quotidiano, dal verde alla sicurezza, dalla scuola ai servizi».
E come ci si arriva?
«Con gli investimenti su progetti mirati. E noi in questo momento abbiamo già stanziato un miliardo e 600 milioni e di questi un miliardo e 200 milioni sono già definiti e localizzati. Quindi non stiamo parlando di un libro dei sogni, ma di un percorso già avviato».
La classifica lusinghiera sulla qualità della vita non rischia di far perdere di vista i problemi della città?
«No, perché Milano, in tutte le sue espressioni sa da sempre tenere i piedi per terra, perché qui sappiamo tutti bene che se non si raggiunge un buon livello nelle cose che fanno la vita quotidiana dei cittadini, poi è difficile essere credibili per i progetti più ambiziosi». Ma Milano è sotto assedio per ragioni politiche?
«Milano è Milano a prescindere da chi la governa e quindi gli sgambetti fatti da altre istituzioni finiscono per colpire non una certa giunta, ma i cittadini».