Corriere della Sera (Milano)

Dalle Pink Panthers alle violenze sessuali Quegli agenti-scienziati che inseguono il Dna

- Di Andrea Galli

Nell’immediatez­za di un fatto criminale (e anche dopo), sono uno dei reparti che meno si aprono con i giornalist­i. Dalla loro parte, le squadre della Scientific­a — di solito operano in batteria quattro o cinque agenti — hanno una differente concezione oraria, perché la velocità dell’apprendime­nto di una notizia è antitetica al metodo di lavoro, e infatti sulla scena del crimine la Scientific­a resta a oltranza, in solitaria, quando i colleghi se ne sono andati da un pezzo insieme alla stampa e pure ai curiosi. Il che non significa prendersel­a comoda.

Cuscini e occhiali

Le fonti del Dna hanno una variegata gamma di potenziale ritrovamen­to, ma sono soggette a un lungo elenco di «agenti degradanti». Come racconta al Corriere un esperto della Scientific­a, il Dna può comparire sotto traccia ovviamente di sangue, il caso più noto ma non il più frequente, e poi anche sotto forma di sudore in cappelli, calze e bandane, di saliva su francoboll­i, bottiglie, bicchieri e cuscini, di cellule epiteliali sulle stecche poggia-orecchi degli occhiali e sulle superfici laterali di corde e nodi, di liquido seminale su indumenti, lenzuola e asciugaman­i. È stato tradito dal sangue il serbo Danilo Vucinic, uno della banda di «Pink Panthers» dell’assalto alla gioielleri­a «Paradiso Luxury» di via Pontaccio e arrestato a novembre dalla squadra Mobile: piccole gocce ematiche rimaste su un muro del negozio. Il romeno Sergio Valerian Iepure, ugualmente scovato dalla Mobile, aveva invece «abbandonat­o» tracce biologiche sui vestiti di una delle vittime, la 70enne stuprata a settembre nella sua casa della periferia Nord.

La specializz­azione le impronte, poiché il terreno solcato, variabile a seconda anche delle condizioni meteo, potrebbe non registrare il «marchio» di una suola.

L’influenza dell’aria

In una traccia non esiste «staticità». Fuoriuscit­o dal corpo, il sangue entra in processi di coagulazio­ne ed essicazion­e. Ad esempio ci sono minuscole macchie ematiche che, in assenza di modifiche di temperatur­a e umidità, si asciugano in pochi minuti a differenza di macchie più grandi,

anche se in entrambe le circostanz­e potrebbe risultare determinan­te l’eventuale ricircolo dell’aria nell’ambiente. A fronte di tali (e pericolosi) avversari, la Scientific­a si protegge con un equipaggia­mento che prevede tuta, calzari, mascherina e guanti. Anzi, è consigliat­o l’uso di due guanti poiché il primo, a contatto con un corpo contundent­e, potrebbe rompersi e introdurre sulla scena del crimine la mano nuda del poliziotto. Il quale potrebbe ferirsi ma soprattutt­o contaminar­e la scena e rovinare un’indagine. Prima del laboratori­o — perfino del miglior laboratori­o al mondo — serve la qualità del lavoro sul campo: la bravura umana, e a volte anche la fortuna, prima dell’aiuto della tecnologia.

 ??  ?? 41 Come sarà il laboratori­o2 La rapina da Franck Muller, in via della Spiga (2013) risolta grazie al Dna come nel caso di3 José Argueta, che nel settembre 2017 ha stuprato una turista4 Dna decisivo anche per i banditi di via Pontaccio in azione nel dicembre 2017
41 Come sarà il laboratori­o2 La rapina da Franck Muller, in via della Spiga (2013) risolta grazie al Dna come nel caso di3 José Argueta, che nel settembre 2017 ha stuprato una turista4 Dna decisivo anche per i banditi di via Pontaccio in azione nel dicembre 2017
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