MULTE CON LA MAGGIORAZIONE IL BUONSENSO DEVE PREVALERE
Caro Schiavi, dal Corriere ho appreso di due sventurati cittadini che come me sono incappati nelle multe da strozzinaggio del nostro amato Comune. Ho quindi deciso di unirmi al coro di proteste anche se, temo, continuerò a voler bene alla nostra città. Ho ricevuto una multa di 99 euro in questi giorni per un pagamento di 39 euro fatto in ritardo di 4 giorni, per una contravvenzione per sosta in orario notturno di lavaggio strade (una trappola), presa in aprile del 2015. Totale 138 euro. Pago come sempre e subito. Alle solite, siamo sudditi.
A proposito di multe, ne ho ricevuta una pochi giorni fa che, oltre al pagamento dell’infrazione, comprendeva anche la decurtazione di punti sulla patente. Con mia somma sorpresa (è la prima che ricevo nella mia vita) ho constatato che bisogna assolutamente comunicare per raccomandata i dati del guidatore che ha commesso l’infrazione, con tanto di fotocopia della patente. Pena, altrimenti, una ulteriore multa per la mancata comunicazione. Ora, non conosco le motivazioni qi questa imposizione che qualche azzeccagarbugli ha escogitato, ma non sarebbe stato più semplice addebitare al proprietario dell’auto i punti da decurtare, in mancanza di sua comunicazione su chi effettivamente era alla guida dell’auto? Chiamiamolo tacito assenso. Si parla tanto di ministero della Semplificazione, questa mi sembra materia su cui riflettere.
Cari lettori, in tempi di populismo, sovranismo, eccetera, dovrebbe essere facile far prevalere il buon senso in una materia ostica come quella delle multe con la penalizzazione maggiorata. Invece le orecchie da mercante, anche di chi si proclama paladino del popolo, sono impermeabili a ogni segnalazione. Ma è evidente che c’è una distorsione, un ingiusto accanimento per fare cassa, una legge che andrebbe corretta senza condonare niente: basterebbe calcolare il supplemento con gli interessi sulla parte non pagata e non sull’intero ammontare, e applicare il silenzio/assenso per i punti della patente. Lo abbiamo scritto altre volte, ma si preferisce sorvolare in attesa della fantomatica Semplificazione. Infine non credo che la reazione a quella che si ritiene un’ingiustizia sia la disobbedienza civile, lasciando cadere le cartacce: io amo Milano, come il signor Italo, e penso che ogni cittadino debba fare la propria parte per migliorare il luogo in cui vive. Senza però essere sudditi...