Paga in ritardo: 204 multe all’host Airbnb
Una chiamata dall’Annonaria, la brutta sorpresa: 204 multe, 10.200 euro da pagare, per ritardi cumulati dal 2015 nella compilazione di moduli legati alla tassa di soggiorno. Claudia Emilitri, superhost Airbnb con recensioni eccellenti sul web, ha appena presentato ricorso: «Spero accertino la mia buona fede e le difficoltà burocratiche per chi ha più strutture da gestire».
«Mi hanno chiamato dall’Annonaria una mattina: “Dovrebbe venire a ritirare alcune contravvenzioni”, mi hanno detto. Ho domandato se me le potevano spedire. “Non è possibile. Sono un po’ tante... 204”». Claudia Emiltri, 48 anni, è trasecolata. Ha preso così tante multe perché dal 2015 al marzo 2018 ha cumulato ritardi nella compilazione dei moduli legati alla tassa di soggiorno degli affitti su portali come Airbnb.
«Mi hanno sanzionato tutto in un colpo, più di diecimila euro, per quattro anni pregressi. E per paradosso, le multe mi sono state comminate proprio nel momento in cui avevo finito di compilare i moduli e avevo pagato le ultime tasse mettendomi quindi del tutto in regola. È stato lì che si sono accorti del ritardo — si sfoga —. Se penso a quante strutture operano in nero». Proprio per far emergere il sommerso, a marzo il Comune ha semplificato la burocrazia delle case vacanza e stretto un accordo secondo cui Airbnb riscuote direttamente la tassa. «È un miglioramento ma per gli altri portali continuiamo a doverla riscuotere noi. In generale il disbrigo burocratico non è banale — continua la superhost, che ha recensioni eccellenti sul web —. Ho cinque appartamenti, fino a marzo dovevo compilare un modulo per ogni alloggio, oltre che per ogni ospite: dichiarazioni multiple, inutili, lunghe. Per ogni mese di ritardo mi hanno moltiplicato per cinque le multe. Fossi stata un hotel di lusso con 100 camere avrei ricevuto “solo” una multa per mese», chiosa.
Claudia, che era giornalista, ha iniziato nel 2014 affittando il bilocale del fidanzato. Ad un certo punto è stata licenziata e nel tentativo di reinventarsi un mestiere si è fatta affidare altri alloggi da gestire intorno a via Meda, promossi sui siti e su Lovelyloft.it. «Ho fatto ricorso per tutte le 204 multe, una per una. Spero accertino la mia buona fede e accolgano il senso della mia protesta», dice. Al nucleo accertamento tributari della Polizia locale, che collabora con l’assessorato al Demanio, i casi di ritardo nel pagamento «non sono affatto rari». Ma, dicono, «204 contravvenzioni comminate sono un caso assolutamente limite».