Il dialogo tra l’angelo e il Malumore
L’ arcivescovo Mario Delpini ha inviato al Corriere un racconto: il dialogo tra un angelo e il suo interlocutore Malumore come occasione per formulare i suoi auguri a tutti i lettori e a tutti i milanesi. Delpini ieri ha incontrato il sindaco Sala con il quale ha affrontato l’idea del «sinodo laico» e le priorità della città, a cominciare dalle povertà.
L’augurio di buon Natale dell’arcivescovo Mario Delpini ai lettori del «Corriere» giunge con un racconto: il dialogo tra l’angelo e il Malumore. Il malumore che serpeggia nella società e la buona novella dell’angelo che non cessa di essere diffusa con il suo inno alla gioia. Ieri Delpini ha incontrato il sindaco Beppe Sala: sul tavolo, l’idea del «sinodo laico» lanciata dall’arcivescovo e il lavoro comune sugli «ultimi e i penultimi» di Milano, priorità di Sala per il 2019.
Angelo: Auguri! Buon Natale! Pace in cielo e gioia sulla terra. E’ nato il Salvatore. Malumore: Uffa! ogni anno sempre la stessa storia e io di pace non ne vedo e di gioia ancora meno.
A: Rallegrati anche tu, borbottone impenitente: a Natale tutti diventano un po’ più buoni.
M: E la bontà sarebbe qualche spicciolo di elemosina che si lascia cadere in una mano tesa con dubbia sincerità, mentre si continua a litigare con tutti e a trovare insopportabili i vicini e i colleghi? Ma mi faccia il piacere!
A: Rallegrati, prova a rallegrarti: anche il gesto minimo della bontà gratuita, rivela che il cuore dell’uomo è capace di amare.
M: Puoi tenere per te i tuoi annunci pubblicitari. Il gesto minimo è solo un modo per nascondere le cattiverie massime, che rivelano che il cuore dell’uomo è capace di odiare.
A: Rallegrati, te lo dico ancora: rallegrati. Più conosco il mondo e più vedo vite dedicate, mani tese a soccorrere, braccia pronte ad accogliere. La terra è piena della gloria di Dio.
M: Forse tu, svolazzando nei cieli, non leggi i giornali e non segui le notizie: prova a leggermi un titolo che offra un motivo per essere contenti.
A: Rallegrati! Forse invece di vivere di notizie selezionate, dovresti aprire gli occhi sulla gente che incroci ogni giorno.
M: Sì, bravo! E il 18 per cento di bambini che soffrono per … e il 22 per cento di matrimoni che soffrono per … e il 12 per cento di anziani che soffrono per …
A: Rallegrati! Devi anche considerare l’82 per cento di bambini che sono contenti e il 78 per cento di matrimoni che si rallegrano e l‘88 per cento di anziani che sono consolati. E tutti, tutti, che sono visitati dalla speranza che io canto a Natale e tutti i giorni nell’anno.
M: Non è questione di statistiche, ma il fatto è che il male è insopportabile ed è dappertutto.
A: Rallegrati! Non è questione di statistiche, né di quantità. Dipende da quello che si vuole vedere.
Quindi devo dedurne che il malumore è questione di opinione e di punti di vista? M: Se vuoi metterla così…
A: Se è questione di opinione, allora io scelgo la gioia, invece che il malumore. E continuo ad annunciare: pace in cielo e gioia sulla terra. So quello che dico. Buon Natale!