Un’area giochi contro lo spaccio
Un’area per bambini nei Boschetti Reali «Via i pusher, sarà uno spazio inclusivo»
AMonza hanno vinto le mamme anti-pusher. La Soprintendenza ha dato il benestare per realizzare un’area giochi per bambini nei Boschetti Reali, luogo da tempo in mano agli spacciatori.
MONZA Alla fine hanno vinto le mamme anti pusher e i cittadini riuniti da quattro anni nell’associazione «Andiamo ai Boschetti Reali». Il loro progetto per realizzare un parco giochi all’interno della grande area verde che collega la Villa Reale al centro storico di Monza ha avuto il via libera dalla Soprintendenza. «Il regalo di Natale più bello — commenta Anna Martinetti, consigliere comunale e portavoce dell’associazione —. Dopo quattro anni di iniziative per portare all’attenzione pubblica il degrado dei Boschetti Reali siamo giunti ad un passo importante».
Il progetto era stato presentato agli uffici della Soprintendenza ad ottobre dopo che aveva avuto il benestare dal Comune e porta la firma di Carlotta Filippini, 38 anni, architetto e mamma di Enrico, e dell’amica Kim De Rouck. «Per chi vive in centro — spiega Filippini — i Boschetti sono un’area verde importantissima, ma oggi mal frequentata. Bisognava pensare ad uno spazio inclusivo per riportare i cittadini a riappropriarsi di questo luogo». Un luogo ricco di storia quello dei Boschetti, già immaginati da Giuseppe Piermarini mentre seguiva il cantiere di Villa Reale, tanto da far acquisire, nel 1779 dal conte Archinti, le 15 pertiche necessarie per la realizzazione di un ampio rettilineo a doppio filare come importante asse prospettico dalla città alla reggia. Dei 5 mila metri quadri complessivi il parco giochi occuperà un’area di circa 320 metri quadri nella parte a prato lungo viale Petrarca. «Abbiamo pensato ad uno spazio diviso per fasce d’età con casette in legno, scivoli, nuove panchine, altalene anche per bambini con disabilità, tavolini in legno dove organizzare attività di laboratorio e grandi pannelli con numeri e lettere che potranno essere un luogo di gioco inclusivo per tutti». La scelta del legno e della corteccia come materiale antitrauma ha convinto la Soprintendenza: «Esaminata la documentazione tecnica trasmessa, constatato che le opere proposte risultano compatibili con i criteri di tutela e che le stesse opere hanno carattere di beni mobili, essendo il luogo adibito a parco giochi per bambini, questa Soprintendenza autorizza il progetto».
«Ora ci piacerebbe che l’inaugurazione del nuovo parco giochi fosse accompagnata dalla riapertura del chiosco comunale — prosegue Martinetti — in modo da creare un altro spazio di aggregazione tenendo lontano pusher e tossici». L’obiettivo è quello inaugurare il nuovo spazio a primavera e di iniziare una raccolta fondi nei primi mesi del 2019: il costo complessivo dell’opera è di circa 100 mila euro di cui 35 mila coperti da un bando di Fondazione Cariplo a cui il Comune e l’associazione «Andiamo ai boschetti» hanno partecipato.