I dolci artigianali della Banda Biscotti e i vini Vale la Pena
Cinque vetrine su strada all’inizio di viale dei Mille, all’angolo con piazzale Dateo. Quasi un incoraggiamento per chi ama entrare solo a colpo sicuro: si curiosa a distanza di sicurezza. «Entrate, entrate, perché stare al freddo?», commentano da dentro. Il negozio, Consorzio VialedeiMille (creato da cinque cooperative sociali con la spinta dell’assessorato Politiche Lavoro del Comune), è fresco di ristrutturazione e impaziente di mostrare le collezioni appena arrivate. «Sono le eccellenze delle produzioni realizzate nelle carceri, competitive per qualità e per prezzo», sottolinea la presidente Luisa Della Morte. Sotto l’albero di Natale non manca mai il food. Loro non si fanno cogliere impreparati: dai panettoni a lievitazione lenta, sfornati nella pasticceria Dolci sogni liberi del carcere di Bergamo, ai biscotti golosi, baci di dama al farro, frollini all’avena, barabit al cacao, ricette artigianali di Banda Biscotti, il laboratorio del carcere di Verbania (che impasta solo materie prime biologiche). E ancora, praline, mandorle, cioccolati, bottiglie di barbera Vale la pena (vitigni coltivati dentro l’istituto penitenziario di Alba), vini doc della Valtellina, la birra artigianale di Regina Coeli. Nel reparto del tessile, spiccano le tibetane di Borseggi, mini borsette in pregiati tessuto d’arredo (confezionate nella sartoria maschile di Opera), i runner e le tovaglie di Gatti galeotti (rifiniti a mano), la linea morbidissima di poncho, cappelli, sciarpe e manicotti, in cachemire e lana merino (ala femminile di Verziano, Brescia). Da Venezia, infine, una scelta di borse e accessori in pvc riciclato targato Malefatte. (m. gh.)