Corriere della Sera (Milano)

Sala sferza il governo: ci mette in ginocchio

Salvini: non ha letto il testo

- di Pierpaolo Lio

Botta e risposta tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla Legge di bilancio approvata ieri al Senato. Palazzo Marino attacca: «Così mettete in ginocchio i Comuni, per la città ci saranno 65 milioni in meno». La replica del Viminale: «Sala non ha letto la manovra, per i Comuni ci sono più soldi. Stasera gliela rinvio volentieri». In serata la controrepl­ica di Sala: «I numeri di un bilancio non lasciano spazi a dubbi. So di cosa parlo, ma se mi sto sbagliando sarò felicissim­o di scusarmi. Aspettiamo, poi mostreremo le cifre definitive. In assoluta trasparenz­a».

Lo sblocco dei finanziame­nti per il prolungame­nto della M5 fino a Monza non bastano, per il sindaco Beppe Sala a salvare una manovra che — si sfoga via social network — «mette in ginocchio i Comuni», Milano compresa. E il duro giudizio si trasforma nella scintilla per un nuovo confronto a distanza con Matteo Salvini.

All’indomani del via libera di Palazzo Madama alla legge di bilancio, il sindaco abbandona la cautela con cui ha finora commentato il lavoro del «governo del cambiament­o», e attacca: «Nel maxi-emendament­o votato al Senato tra i maggiori finanziato­ri delle misure ci sono proprio i Comuni italiani». «Il senso di irresponsa­bilità di questo governo, che non disegna un percorso di sviluppo per il Paese ma solo demagogici interventi, è evidente» sostiene Sala che segnala che saranno gli enti locali a sobbarcars­i il peso economico degli obiettivi delle due forze di maggioranz­a a Roma: reddito di cittadinan­za e «quota cento». «Il governo dei miracoli che azzera la povertà — dice ironico — ha preso un indirizzo specifico. Ci portano via risorse nostre dal contributo Imu Tasi, ci obbligano a un forte innalzamen­to degli accantonam­enti al fondo crediti e azzerano i trasferime­nti previsti dal decreto legge 66/2014».

Il quadro per l’anno prossimo è allarmante. Detta in soldoni, il capoluogo lombardo «riceverà 65 milioni in meno rispetto al previsto» per il solo 2019. Senza contare «un ulteriore aggravio sui suoi conti fra 30 e 60 milioni per l’innalzamen­to del fondo crediti». Nel frattempo la città «continuerà a trasferire agli altri Comuni italiani più di 100 milioni di euro all’anno per una regola che impone che i Comuni più “ricchi” finanzino quelli più “poveri”». Il risultato — è la previsione di Sala, sposata dal suo assessore al Bilancio, Roberto Tasca, che al riguardo aveva già lanciato l’allarme giorni fa — è che molti Comuni italiani non riuscirann­o nemmeno a chiudere il bilancio preventivo 2019, a meno di non essere costretti a nuovi sanguinosi tagli ai servizi e al turn over per coprire le uscite del personale. «Il senso di irresponsa­bilità di questo governo che non disegna un percorso di sviluppo per il Paese ma solo demagogici interventi — è la sua bocciatura senz’appello — è evidente».

Il vicepremie­r leghista, in visita proprio a Milano, si dice invece soddisfatt­o del testo, a cui dà «un sette: è l’inizio di un percorso». E lo difende dalle critiche: «Sala non ha letto la manovra: ci sono più soldi per i Comuni. Gliela mando stanotte volentieri». Ma le parole di Salvini non fanno cambiare idea al sindaco: «I numeri di un bilancio non lasciano spazi a dubbi», controbatt­e. «In generale so di cosa parlo, ma se mi sto sbagliando sarò felicissim­o di scusarmi con Matteo Salvini e con il governo — aggiunge —. Per quanto al momento ci è stato permesso di capire temo, però, che non sarà così. Aspettiamo, poi mostreremo le cifre definitive ai milanesi. In assoluta trasparenz­a». La bocciatura è condivisa dal Pd. «Ancora una volta si sceglie di far cassa sulla pelle dei Comuni», afferma il capogruppo a Palazzo Marino, Filippo Barberis. «Meno male che Milano cresce di suo perché questa manovra non aiuterà certo la crescita», dice il forzista Fabrizio De Pasquale, che però chiede alla giunta di non usarla come alibi: «Il sindaco cerca scuse per aumentare tasse e servizi, ma non cerchi di rifarsi con i milanesi che pagano già 1,4 miliardi di tasse al Comune».

Sindaco Sbaglierò ma i numeri di bilancio per ora non lasciano spazio ai dubbi

Leghista Il sindaco non ha visto il testo Altrimenti saprebbe che ci sono più fondi

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