Corriere della Sera (Milano)

«Sono favorevole Ma sarà difficile riempire gli stadi»

- Franco Fiocchini

Natale coi tuoi, Santo Stefano nel pallone: allo stadio o davanti alla tv. Per il calcio italiano se non è una rivoluzion­e poco ci manca: ben 3 giornate di campionato programmat­e nelle festività di Natale. Dopo il 22, si torna in campo il 26 e si conclude il girone di andata il 29 dicembre. Novità assoluta per noi, una consolidat­a e piacevole tradizione per la Premier League. «Gli inglesi adorano trascorrer­e qualche ora negli stadi durante le feste natalizie perchè si respira un’atmosfera particolar­e. Per loro, ormai, il Boxing Day è diventato una tradizione», racconta Benny Carbone che dopo l’Inter ha frequentat­o da calciatore la Premier League per 5 stagioni: Sheffield Weds, Aston Villa, Derby Country, Middlesbro­ugh.

Che effetto fa giocare prima e il giorno dopo Natale?

«Fino a qualche anno fa si scendeva in campo pure il 25 dicembre. L’unico aspetto negativo è che si accusa tanta stanchezza perchè in Premier ti tocca giocare anche 4 o 5 partite in 15 giorni. Che non è proprio il massimo soprattutt­o per quei club che non si possono permettere rose ampie. Ma poi i calciatori recuperano perchè hanno a disposizio­ne parecchi giorni di vacanza».

Come verrà accolto il Boxing Day in Italia?

«Penso bene perchè il tifoso ha voglia di calcio anche a Natale: sicurament­e davanti alla tv. È da verificare, invece, se aumenterà l’affluenza negli stadi. Io che l’ho sperimenta­to sono favorevole anche se mi è capitato di giocare il 26, il 30 e il 2 di gennaio: in Inghilterr­a, del resto, nessuno si è mai lamentato o permesso di contestare».

Natale, insomma, in ritiro?

«In Inghilterr­a se ne fa ricorso solo alla vigilia di gare decisive perché la cultura calcistica e la mentalità sono diverse dalla nostra: se c’è una cosa da fare gli inglesi la fanno senza discutere. Io ho sempre trascorso il Natale in famiglia anche se a Santo Stefano dovevamo giocare in trasferta: si partiva alle 9 con un charter il giorno della partita, si andava a pranzo e poi allo stadio. E la sera tutti di nuovo a casa. Se uno gioca male il 26 dicembre non è certo perchè ha passato Natale in famiglia».

Ne è proprio sicuro?

«Non ho dubbi. Solo che da noi l’unica cosa che si guarda è il risultato: se vinci fai bene a non andare in ritiro, ma se perdi ti accusano perchè non li fai. In Inghilterr­a si valuta e analizza pure il rendimento dei calciatori: ecco perchè il loro è il calcio più bello in assoluto».

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(LaPresse) Big match Mercoledì sera a San Siro l’Inter affronterà il Napoli. Partita cruciale per i nerazzurri dopo il pareggio con il Chievo

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