Salute e burocrazia
UNA CORSIA AGEVOLATA PER I MALATI
Le liste di attesa sono da sempre per politici e amministratori un vero incubo. La domanda in sanità è praticamente infinita, quindi non basta aumentare l’offerta di prestazioni per smaltirle, è come se si auto-alimentassero. D’altra parte, è un tema sensibile e importante, al quale i cittadini pongono molta attenzione. Per questo Regione Lombardia nelle nuove «regole di sistema» (quell’insieme di provvedimenti che ogni anno definiscono linee d’intervento e finanziamenti) cerca una soluzione o per lo meno un contenimento dell’annoso problema. Destina quindi 15 milioni per una sperimentazione per la riduzione delle liste di attesa a Milano e Brescia e impone l’addebito sulle prestazioni successive a chi non si è presentato a un appuntamento (i cosiddetti no show, stimati in circa due milioni di visite ed esami ogni anno). Il concetto è più che giusto, lasciare il posto agli altri se non ci si può presentare, però perché non si trasformi in un ulteriore aggravio per il cittadino sarebbe bene fossero facilitate le modalità con cui disdire l’appuntamento. Spesso, ancor oggi, i centri prenotazione non sono di facile accesso, la tecnologia in questo senso potrebbe essere di grande aiuto. Molte strutture hanno già adottato sistemi di conferma o annullamento via sms, che potrebbero essere una soluzione semplice e facilmente praticabile ma probabilmente altre possono essere scelte senza che anche una disdetta possa trasformarsi in una odissea.