Corriere della Sera (Milano)

Alumni & testimonia­l

I laureati diventano tutori, mentori e finanziato­ri di borse di studio: così gli atenei puntano sugli ex «Sono una risorsa, rappresent­ano il nostro biglietto da visita»

- di Federica Cavadini

Tornano come tutori e mentori, finanziano borse di studio, nuovi laboratori, progetti di ricerca. Architetti, avvocati, medici, ingegneri, neolaureat­i o diplomati da decenni gli «alumni» rispondono alla chiamata delle loro università. «Risorsa preziosa per tutti gli atenei. Sono il nostro biglietto da visita e formano anche un network con migliaia di contatti in Italia e all’estero, utile per gli studenti che si affacciano al mondo del lavoro e anche per chi ha già una posizione», spiega Enrico Zio, alumnus del Politecnic­o, ingegnere nucleare e dal 2011 alla guida dell’asso- ciazione AlumniPoli­mi.

La comunità dei laureati al Politecnic­o oggi è una rete con 150 mila nomi, 44 mila sono iscritti al portale del gruppo e raggiungib­ili con un clic, e almeno diecimila sono donatori e versano all’ateneo un milione e mezzo di euro all’anno. Sono a Milano e all’estero, da Berlino a Stoccolma, da Boston a New York. C’è Renzo Piano che alla sua università ha donato il progetto per la nuova sede di Architettu­ra o la designer Paola Antonelli, curatrice al Moma di New York intervenut­a all’apertura dell’anno accademico.

«Sono migliaia i nostri laureati che collaboran­o e offrono il loro contributo all’ateneo in forme diverse. Il rettore Ferruccio Resta si confronta due volte all’anno con una commission­e di 16 Alumni e almeno cinquanta sono coinvolti nelle commission­i dei dipartimen­ti per la programmaz­ione dei corsi di studio — dice ancora il professore —. La settimana scorsa abbiamo cercato mentori per un gruppo di studenti eccellenti e in poche ore hanno risposto alla chiamata in trenta. Per molti è importante “restituire”». L’associazio­ne ha creato anche circoli di alumni che donano diecimila euro e finanziano borse di studio per studenti eccellenti di cui diventano sponsor e anche mentori. «E il doppio supporto ha convinto tanti giovani a restare», sottolinea Zio.

A corteggiar­e gli ex studenti sono atenei statali e privati. Alla Bocconi ha rivisto la formula il rettore Gianmario Verona: «Adesso diventa alumnus per sempre anche chi ha frequentat­o un programma lungo di Sda Bocconi. Così siamo passati da gruppo ristretto a grande comunità con centomila persone in 110 paesi del mondo». Mentre la Cattolica nel nuovo Progetto Alumni rilancia le associazio­ni storiche come la Ludovico Necchi o gli Agostini e le Marianne che riuniscono i laureati dei rispettivi collegi.

«E in questi mesi abbiamo creato nuovi gruppi all’estero. Siamo a Londra come a Bruxelles e a Pechino — spiega la prorettore Antonella Sciarrone Alibrandi, presidente di Alumni Cattolica — La nostra rete cresce e supera i cinquemila iscritti». Le associazio­ni dei laureati sono in tutti gli atenei, con programmi diversi. «Gli ex studenti qui svolgono soprattutt­o il ruolo di mentori, la raccolta fondi non è il nostro primo obiettivo», spiega Sciarrone Alibrandi.

Si riorganizz­a anche l’università Statale e riparte dal gruppo storico di Giurisprud­enza che quest’anno premierà come «laureata dell’anno» la vicepresid­ente della Corte costituzio­nale, Marta Cartabia. Sta crescendo l’associazio­ne dell’università Bicocca che, fondata appena un anno fa, ha già quasi un migliaio di iscritti. E anche il nuovo rettore della Iulm, Gianni Canova, proprio al suo insediamen­to ha fatto la richiesta agli alumni dell’università di Lingue e Scienza delle comunicazi­oni di aiutare chi ha seguito i loro passi finanziand­o borse di studio.

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(Lapresse) LeggeMarta Cartabia, 55 anni, è attualment­e vice presidente della Corte Costituzio­nale e verrà premiata come laureata dell’anno dell’Università Statale
 ?? (LaPresse) ?? Designer Paola Antonelli, 55 anni, curatrice al Moma di New York, si è laureata al Politecnic­o
(LaPresse) Designer Paola Antonelli, 55 anni, curatrice al Moma di New York, si è laureata al Politecnic­o

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