Metrò fino a Baggio: il rilancio del Comune
Approvato il piano di fattibilità M1
La corsa per le nuove metropolitane non si ferma a Monza. Prossima fermata: Baggio. Nell’ultima riunione prima di Natale la giunta Sala ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica del prolungamento della linea 1 verso il quartiere Olmi, che passerà appunto da Baggio. Incassati dalla legge di bilancio che la Camera approverà in queste ore i 900 milioni di euro necessari a dare il via al prolungamento della lilla dalla Bicocca alla Brianza, ecco la nuova frontiera: tre stazioni in 3,3 chilometri per servire la periferia Ovest, lambendo il Comune di Cesano Boscone da una parte e il borgo storico di Baggio dall’altra.
La corsa per le nuove metropolitane non si ferma a Monza. Prossima fermata: Baggio. Nell’ultima riunione prima del Natale la giunta ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica del prolungamento della linea rossa verso il quartiere Ol- mi, che passerà appunto da Baggio. Incassati dalla legge di bilancio che la Camera approverà in queste ore i 900 milioni di euro necessari a dare il via al prolungamento della «lilla» dalla Bicocca alla Brianza, ecco indicata la nuova frontiera underground: tre stazioni in tre chilometri e mezzo per servire la periferia occidentale, lambendo il Comune di Cesano Boscone da una parte e l’abitato storico di Baggio dall’altra, lungo la via Parri passando dai nuovi quartieri Valsesia e Mengoni per terminare in via degli Ulivi, poco prima della tangenziale e a meno di un chilometro da Muggiano. Possibile poi che si decida di realizzare un nuovo parcheggio d’interscambio proprio a Baggio invece di potenziare quello attuale di Bisceglie.
Piano di fattibilità tecnica ed economica: dal punto di vista burocratico siamo allo stesso punto dell’altro grande progetto, quello della linea cinque fino a Monza. Diversa però la strategia dietro ai due progetti. «Per la linea lilla in Brianza, dato il carattere almeno regionale dell’opera, abbiamo scelto la strada di un’interlocuzione diretta col governo chiedendo che i fondi venissero messi in Finanziaria», spiega l’assessore Marco Granelli. Diverso l’iter immaginato per la «rossa» fino Baggio. «Il prolungamento della “uno” verso la periferia ovest è nei nostri piani altrettanto importante, ma qui la strategia è un’altra. Non volevamo rischiare di bruciare il progetto abbinandolo al primo e per questo abbiamo scelto una via diversa: quella ordinaria». In pratica, il Comune parteciperà al bando del ministero dei Trasporti con la speranza di rientrare nella short list dei progetti meritevoli di finanziamento governativo.
Portare il capolinea della «rossa» da Bisceglie al quartiere degli Olmi costa 350 milioni di euro. Dal «territorio» (Comune e forse Regione) arriveranno 140 milioni di euro, i restanti 210 dovrebbero appunto essere in capo al ministero guidato da Danilo Toninelli. Granelli è comunque ottimista: «Le speranze di vincere anche questa partita sono concrete». La road map intanto è tracciata: inizio lavori tra la fine del 2021 e inizio del 2022, chiusura dei cantieri nel 2026, treni in transito in banchina per l’anno successivo; per capire se avvero il progetto avrà superato le forche caudine del ministero ci sarà però da attendere almeno il prossimo autunno. «Il progetto esecutivo — spiega l’assessore — è comunque già finanziato dai fondi del Patto per Milano».
Dalla metropolitana alla metrotranvia. La notizia è che è stato approvato il progetto esecutivo del prolungamento della linea 7 da via Anassagora. «Stiamo rispettando i tempi di realizzazione del prolungamento — assicura Granelli — come previsto dalla convenzione del progetto periferie con il governo: la metrotranvia entrerà in servizio nel 2021».