Pomeriggi in
ci hanno contattato alcuni mesi fa, abbiamo definito date, luoghi e programmi: attorno al pezzo forte, che è la quinta sinfonia di Beethoven, alterneremo la colonna sonora del Capodanno europeo, i valzer degli Strauss, le ouverture di Rossini, dal “Barbiere di Siviglia” al “Viaggio a Reims”. Se ogni anno il mondo applaude il “Bel Danubio blu” o la “Radetzky Marsch”, allo stesso modo in ogni angolo del mondo l’opera italiana ha i suoi entusiasti ammiratori».
Sul podio Nicola Giuliani, il primo clarinetto Marco Giani sarà anche solista nell’«Introduzione, tema e variazioni» per clarinetto e orchestra di Rossini. Un doppio programma che i Pomeriggi Musicali hanno presentato al loro pubblico milanese il 20 dicembre; per tradizione erano gli stessi autori che risuonavano al Dal Verme la sera di San Silvestro, un gala che terminava con panettone e spumante, mentre quest’anno le stesse note richiameranno applausi in un teatro ben diverso, quello di Zhenjiang.
«Certo — conclude il direttore artistico Maurizio Salerno — è un impegno ulteriore che segue mesi intensi, dove l’orchestra oltre alla sua stagione ha accompagnato le opere del Circuito Lirico Lombardo: i musicisti sono stati a casa giusto a Natale ma il 26, Santo Stefano, erano già in aeroporto. Non ho sentito lamentele, anzi: posso dire con certezza che il sentimento comunque è quello dell’orgoglio».
Virtuosi