Da Marilyn a Violetta Lella Costa racconta le ragazze «perdute»
Èdal 2005 che, in collaborazione con Gabriele Vacis che firma anche la regia, Lella Costa intreccia Alexandre Dumas figlio, Francesco Maria Piave e Giuseppe Verdi (ma anche Franco Battiato, Tom Waits, Marianne Faithfull) in un monologo musicalteatrale in cui si confronta con tutte le ragazze «perdute» del mondo. Dopo aver girato l’Italia «Traviata. L’intelligenza del cuore» è di nuovo in scena fino al 30 al Parenti (ore 20, sab. ore 20.30, dom. ore 16.15, via Pier Lombardo 14, tel. 02.59.99.52.17, € 38/20) consentendo all’attrice di riaccendere con lucida ironia la sua attenzione sull’essere femminile e sulle infinite sfumature in cui si declina. Passando dalle figure letterarie come la Dama delle camelie a più che realistiche ragazze di strada a dive come Marilyn Monroe o Maria Callas, Lella Costa rende omaggio a donne apparentemente diverse che però si rivelano fondamentalmente simili nel loro sconfinato bisogno di amore. «L’intelligenza del cuore è quella messa in campo quando si ama — racconta l’attrice che, nelle sue sfaccettate riflessioni, è affiancata dal soprano Francesca Martini, dal tenore Giuseppe Di Giacinto e dal pianista Davide Carmarino che l’aiutano a evocare un ideale dialogo con i verdiani Violetta e Alfredo —: è la capacità di cambiare la propria vita quando sfugge. Un’intelligenza emotiva in bilico tra la fragilità e la forza degli affetti e il coraggio di vivere fino in fondo passioni e malinconie».