Corriere della Sera (Milano)

Addio ai jersey Arrivano i pilomat blindati

Nel dossier definitivo anche PalaItalia, Forum e 4 fan zone Per l’inaugurazi­one al Meazza ticket medio da 536 euro

- Andrea Senesi

I jersey in calcestruz­zo posizionat­i due anni fa in centro dopo una serie di attacchi terroristi­ci nel mondo con auto e furgoni sulla folla, saranno sostituiti da duecento pilomat più gradevoli per armonizzar­si con il contesto, come richiesto dalla Soprintend­enza. Le nuove barriere sono rivestite in marmo e in cima hanno una cartina stilizzata del capoluogo, saranno posate nell’asse da San Babila a Cairoli entro la fine del 2019.

La terra di nessuno dell’ex Palasharp rinascerà nella Milano Hockey Arena, un gioiello da settemila posti. Tutto a carico dei privati: sarà una joint venture tra un marchio sportivo e uno musicale a firmare la rinascita del palazzetto di Lampugnano.

La Milano olimpica è pronta, almeno sulla carta. Le indiscrezi­oni sul dossier 2026, consegnato ieri al Cio, sono state pienamente confermate: in città saranno tre gli impianti coinvolti nelle gare: uno nuovo di zecca (il PalaItalia di Santa Giulia, capace di 15 mila posti), uno da rifare dopo anni di abbandono (l’ex Palasharp, appunto) e uno praticamen­te già pronto (il Mediolanum Forum di Assago da per 12 mila spettatori). Il palazzetto di Rogoredo, l’eredità più importante che i Giochi potrebbero lasciare alla città, sarà pronto già alla fine del 2023 e sarà un’arena polifunzio­nale per sport al coperto e concerti.

Solo per gli impianti cittadini, la corsa olimpica costerà 154 milioni di euro. La cerimonia di apertura sarà a San Siro, quella di chiusura all’Arena di Verona. Se Milano, in ticket con Cortina, dovesse vincere la sfida per i Giochi invernali del 2026, il villaggio olimpico più grande nascerebbe nell’ex scalo Romana, dove i 1.260 posti letto per gli atleti saranno poi, a gare finite, riconverti­ti in residenze per universita­ri. Le Olimpiadi milanesi avranno il loro cuore in piazza Duomo, trasformat­a per l’occasione in medal plaza (l’altra sarà a Cortina), si allunghera­nno fino al Media center installato alla Fiera di Rho e si articolera­nno in quattro fan zone distribuit­e nei quattro luoghi più suggestivi della città (Castello, Darsena, piazza Gae Aulenti, Tre Torri). L’Olimpiade costerà in totale 1,3 miliardi di euro, secondo la stime più prudenti, e la vendita dei biglietti dovrà coprire le spese per 235 milioni. Il ticket per assistere alla cerimonia di apertura a San Siro avrà un costo medio di 536 euro(inferiore comunque ai 608 di quella di chiusura all’Arena), mentre appena più «popolari» saranno i biglietti per le gare che si svolgerann­o a Milano: il pattinaggi­o di figura (311 euro), lo short track (172) e l’hockey (112 euro). Abbinata all’Olimpiade è stata poi pensata una speciale lotteria che dovrebbe portare in cassa 28,5 milioni di euro; un’altra curiosità riguarda la fiaccola dei Giochi, in arrivo come da tradizione da Olimpia, ma che passerà, prima di arrivare sul prato del Meazza, da Lampedusa.

Sono 14 i siti olimpici previsti dal dossier, divisi in quattro cluster: oltre a Milano, la Valtellina, Cortina e la Val di Fiemme. Detto dell’hockey, del pattinaggi­o artistico e dello short track in città, le piste

di Bormio e dello Stelvio ospiterann­o le gare maschili di sci, quelle di Livigno lo snowboard e il freestyle; a Baselga di Pinè (Val di Fiemme) è invece in programma il pattinaggi­o di velocità (pista lunga), a Tesero il fondo, mentre a Predazzo sono previste le gare di salto con gli sci. Cortina sarà protagonis­ta con il curling, mentre lo sci alpino femminile sarà sulle Tofane. Anterselva, in Alto Adige,sarà il centro del biathlon.

Cinque cerchi, tre Regioni e 14 piazze diverse. Il dossier «ramificato» non sarà però prerogativ­a esclusiva della candidatur­a italiana: la Svezia, oltre alla capitale e alla località montana di Aare, sede dello sci alpino, vuole coinvolger­e la municipali­tà Falun per il fondo e anche la località di Sigulda, in Lettonia. I file ricevuti ieri saranno ora all’esame della Commission­e di valutazion­e, che farà visita alle due concorrent­i: a StoccolmaA­are dal 12 al 16 marzo e a Milano-Cortina dal 2 al 6 aprile. Il giudizio finale è previsto a giugno a Losanna. «Siamo dei precursori e ne siamo orgogliosi. La barca è salpata, ma la partita rimane apertissim­a», avverte Giovanni Malagò, presidente del Coni, sottolinea­ndo il pericolo di una concorrent­e come la Svezia che non ha mai ospitato una Olimpiade invernale: «Bisogna arrivare a 44 voti su 87, c’è da pedalare». Ottimista il sindaco Beppe Sala: «La nostra è una proposta molto equilibrat­a e low cost. Mi pare davvero un bel progetto».

Il sindaco La nostra è una proposta molto equilibrat­a e low cost Mi pare davvero un bel progetto Malagò Siamo dei precursori e ne siamo orgogliosi La barca è salpata, ma la partita rimane apertissim­a

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 ??  ?? Il sindaco Giuseppe Sala, 60 anni, dal 21 giugno 2016 è sindaco di Milano
Il sindaco Giuseppe Sala, 60 anni, dal 21 giugno 2016 è sindaco di Milano
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Il presidente Giovanni Malagò, 59 anni, presiede il Comitato Olimpico Nazionale Italiano
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Il governator­e Attilio Fontana, 66 anni, dal marzo 2018 è presidente di Regione Lombardia
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L’Ego

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