Caritas, la difesa dei vescovi «Sugli stranieri no all’emotività»
Decreto del Viminale
Ivescovi lombardi, critici sul Decreto sicurezza, difendono il lavoro della Caritas e invitano i fedeli a sostenere le iniziative di integrazione. È questa la sintesi del documento della Conferenza episcopale lombarda, che si è conclusa ieri a Caravaggio (Bergamo) alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana). Per due giorni i presuli hanno affrontato «i nodi di questa stagione ecclesiale, sociale e politica così stimolante, seppure carica di problemi». Con il coinvolgimento di Luciano Gualzetti delegato Regionale Caritas, i vescovi hanno dedicato grande attenzione «al fenomeno migratorio, con l’insieme dei problemi che comporta». E hanno convenuto che il Decreto sicurezza «tende a ridurre questa emergenza ad una semplice questione di ordine pubblico». Da qui l’invito a tutti i fedeli «a riflettere e a superare reazioni emotive», l’incoraggiamento alle Caritas diocesane «a continuare in sintonia con la Cei e il magistero di Papa Francesco» e l’invito «a voler sostenere con generosità quegli interventi di integrazione già in atto, tesi alla promozione della giustizia e della dignità di ogni persona», anche in considerazione della «situazione sociale incerta e frammentata, dove è più facile coltivare solitudine e angoscia». Oggi anche l’arcivescovo di Milano Mario Delpini affronterà tematiche sociali in un incontro promosso dalle Acli milanesi (alle 10 presso il Cineteatro “Regina Pacis”di via Kant) ispirato al suo ultimo Discorso alla città, «Autorizzati a pensare al bene della comunità». E sempre oggi iniziano gli incontri di «introduzione alla politica» organizzati dalla diocesi. (Gp. r.)