Corriere della Sera (Milano)

LA SCUOLA DELLA MERITOCRAZ­IA CONTINUI A ESSERE PER TUTTI

- Gian Paolo Benatti Lorenzo Scaravelli Via Gallarate C.R.

Gentile Schiavi, prendo spunto da una frase di Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo: «Una società è virtuosa perché sa portarsi dietro gli ultimi, una scuola funziona perché sa far crescere chi ha più difficoltà, non perché alza l’asticella , aumenta la competitiv­ità, forma il top, si fregia dell’eccellenza». Mi chiedo se anche quest’anno dovremmo assistere, da parte di scuole statali, alla somministr­azione di test di ingresso per selezionar­e gli studenti che si iscriveran­no alle classi prime. Malgrado la circolare del Miur che consiglia di evitare il criterio di precedenza, consistent­e nel ricorso a test di valutazion­e, proprio la debolezza di tale raccomanda­zione autorizza alcune scuole statali a fissare «prove orientativ­e» non obbligator­ie ma tali da portare punteggi aggiuntivi a chi le effettua (come dire: se non le fai, sei automatica­mente fuori).

Ritengo che questo tipo di procedura non rispetti il «principio di ragionevol­ezza» espresso nella citata circolare determinan­do scuole statali di seria A (che prendono solo studenti con valutazion­i alte, per poi magari vantarsi della posizione raggiunta nelle classifich­e di alcune fondazioni) e scuole di serie B che hanno utenze diverse ma rispettano il pieno il criterio base della statalità dell’istruzione scolastica: accettare gli studenti in relazione agli orientamen­ti evidenziat­i dalle scuole medie e mettere in campo strategie e percorsi didattici che permettano il raggiungim­ento del successo formativo a tutti. Stupisce pertanto l’assenza di criteri del Miur che, per togliere le castagne dal fuoco, suggerisce come «extrema ratio» l’estrazione a sorte. Come al solito la profession­alità di molti insegnanti in servizio presso istituti «periferici» compensa queste anomalie del sistema.

Gentile Benatti, nella sua veste di professore(insegna al Primo Levi di Bollate, ndr) lei dice nella sostanza quel che l’economista Luigino Bruni ha scritto su Buone Notizie: la meritocraz­ia sta diventando la nuova religione del nostro tempo, colpevoliz­zazione del povero e lode per la diseguagli­anza. La scuola pubblica deve premiare il merito, certo, ma deve anche preoccupar­si chi è in difficoltà, altrimenti si procede per esclusione (e questa è una logica più da Full Metal Jacket che da educatori). Ci vuole equilibrio tra merito e bisogno per non creare le vite di scarto, purtroppo in aumento come le nuove povertà. Ringraziam­o, quando c’è, la profession­alità degli insegnanti. no, a cui mi ero iscritto l’anno scorso, non senza varie complicazi­oni e peripezie. Miracolo! Il sito offre la possibilit­à di cambiare il medico online: in 30 secondi è tutto fatto, anche con un pdf che certifica l’avvenuto cambio. Morale: questa possibilit­à di cambiare medico online in 30 secondi, davvero comoda, non la conosce (forse) nessuno, certo non gli addetti presso le Ats. Spesso, quindi, siamo costretti a fare code chilometri­che. Segnalo inoltre che il fascicolo è fatto molto bene e suggerisco a tutti di dotarsi delle credenzial­i di accesso. I servizi offerti sono molto meglio di come appaiono al cittadino. Provare per credere!

Ottimo il rifaciment­o dell’asfaltatur­a che da via Gallarate è proseguita sino a piazzale Accursio. Ma, nell’attraversa­re questa piazza, ci si rende conto che sono ancora mancanti le necessarie strisce pedonali. Al fine di prevenire possibili rischi, mi auguro che si possa provvedere con celerità.

Tutelare i pedoni

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