Fede, l’infanzia techno e l’allarme spray «Ora concerti svuotati»
Federico, 14 anni, baby-dj da record: il mio libro nato dopo la tragedia di Corinaldo
Federico Gardenghi, 14 anni, il dj più giovane al mondo, ha «tradito» la console per la penna. «Abbi Fede» è il suo libro nel quale riflette sulla propria esperienza e sulla tragedia avvenuta al concerto di Sfera Ebbasta. Un fatto che lo ha molto toccato e ha allontanato i ragazzi dagli spettacoli.
«Ero riuscito finalmente, dopo tanti anni di concerti in giro per l’Europa, a coinvolgere nella techno anche gli adolescenti più vicini alla mia età. La tragedia del 7 dicembre a Corinaldo, durante il concerto di Sfera Ebbasta, poteva succedere a uno degli miei eventi dove vengono in centinaia, a volte migliaia. Mi ha toccato profondamente. E purtroppo ha avuto un effetto, molti genitori in Italia non lasciano più venire i figli. Mi hanno annullato un concerto ai Magazzini generali che era previsto per i ragazzi delle superiori, in un altro spettacolo in Puglia i più piccoli che avevano acquistato mesi prima il biglietto non sono venuti. Ed era la metà del pubblico cui tenevo di più...». Riflette così, con gli occhi dei suoi 14 anni, Federico Gardenghi, il dj più giovane al mondo.
«Un anno fa, ad un concerto con Justin Bieber e Martin Garrix all’autodromo di Monza, è successo anche a me. Un cretino ha vaporizzato dello spray al peperoncino proprio dove eravamo noi, io e i miei cugini siamo finiti all’ambulanza, accompagnati dai miei genitori che stavano poco più in là sul prato. Ma eravamo all’aperto, abbiamo potuto correre subito via». Rabbrividisce, Federico. «La sicurezza è così importante..».
Diverse case editrici gli avevano chiesto di poter pubblicare un libro con la sua storia, lui nicchiava. «Poi è successa quella cosa al concerto di Sfera Ebbasta e mi è venuta voglia di scrivere di mio pugno. Ho preso la penna in mano e sono partito». Il libro, «Abbi Fede», esce con Mondadori il 29 gennaio. Racconta di un bambino che ha iniziato addirittura a quattro anni con le console. A sette — nel 2011 — il primo concerto con centinaia di persone e da lì tournée
Gli stop Mi hanno annullato un concerto ai Magazzini generali per i ragazzi delle superiori, in un altro spettacolo in Puglia i più piccoli non sono venuti
ovunque, in Italia e all’estero davanti a migliaia di fan. Alla Street parade di Zurigo addirittura un milione di persone ballavano con la sua musica.
Frequenta il primo anno di liceo scientifico al Moreschi, voti altissimi in alcune materie e «bassini» (ride) in altre, passione per lo sci e il tennis, tanti amici, famiglia unita, la sorellina Sofia «maga nella ginnastica ritmica». Nei fine settimana, sempre accompagnato dal padre, si esibisce con i suoi dj set nei festival e anche in locali vietati ai minori di 18 anni. Peccato che la star sul palco sia lui. Sui social ha decine di migliaia di follower, attraverso i video delle sue performance ha coinvolto fasce sempre più giovani. «Il libro, prima che ad altri, è dedicato a loro…». Federico ascolta la musica tipica della sua età. «Anche Sfera Ebbasta, certo». Il trapper proprio ieri è stato indagato per istigazione all’uso di droga sulla scia di un esposto dove si sottolineano nelle sue canzoni «frequenti oscenità» e riferimenti allo spaccio, oltre che ai marchi di lusso come fossero il «must». Federico sorride. Non difende, non attacca, ma non si sottrae: «Un messaggio artistico provocatorio, eccessivo, ha più chance di arrivare. Paradossalmente Sfera canta la moda e le droghe, e ti fa capire come è superficiale un modello così. Ai vostri tempi non c’era Vasco Rossi? — sorride —. Crescere è un lavoro un po’ difficile...».
Federico alza lo sguardo e sogna: «Presente il film Bohemian Rhapsody su Freddie Mercury dei Queen, dove si vede il Live aid del 1985, due miliardi di spettatori e la raccolta di fondi per l’Etiopia? Io immagino di fare una cosa semplice ma non meno grandiosa, magari con il mio mito, il dj olandese Armin van Buuren, che ho incontrato ad ottobre — si esalta —. Vorrei girare l’Africa, regalare un po’ di svago a chi non ne ha mai. La musica ha un potere taumaturgico». Sorride. «Taumaturgico. È una parola che ho appena imparato a scuola».
Solidarietà Vorrei fare un tour solidale e girare l’Africa, regalando un po’ di svago a chi non ne ha mai La musica ha un potere taumaturgico