Droga, preso il pr di corso Como
In manette Gaetano Mundo, pr 35enne dei locali di corso Como: nascosti nelle mutande aveva trecento grammi di cocaina pronti per la vendita. La cattura del commissariato Greco-Turro.
L’aveva tutta quanta nelle mutande. Nascosta, già divisa e pronta per la vendita nei locali di corso Como, per conto dei quali lavora il pr Gaetano Mundo, pregiudicato 35enne con l’ossessione, allo stesso tempo, della cura del corpo e della droga.
Il commissariato Greco-Turro gli stava dietro da tempo e l’ha arrestato alle 20.30 di venerdì, nella sua abitazione, al 18 di via Livraghi, una traversa di viale Monza, sulla sinistra in uscita da Milano. Il «contenuto» delle mutande, per appunto, ha reso inutile ogni tipo di resistenza e di difesa di Mundo (peraltro abituato alle manette): in totale, trecento grammi di cocaina frazionata in trenta dosi. Mundo stava per chiudere la porta di casa, scendere le scale, salire sulla sua Toyota Yaris con targa tedesca, un noto stratagemma per evitare di pagare le multe, e spostarsi in corso Como. S’appostava lì, ogni santa sera, per agganciare clienti, farli entrare nelle discoteche — i nomi sono superflui, son sempre gli stessi — e soprattutto farli pippare. Secondo una comune abitudine. A cominciare da quella di Mundo, che nella vita campa di questo, come racconta il suo profilo criminale. Iniziamo dal 2011, quando finì dentro un’operazione dei carabinieri tra Mestre e Venezia; secondo l’accusa, un cartello di italiani aveva organizzato un traffico di hashish (venti chili sequestrati) tra l’Olanda e il Veneto. La droga arrivava via macchina, poi veniva consegnata a complici che attendevano sui canali a bordo di barche. Su una delle barche, sotto a un ponte, colto sul fatto, c’era Mundo, origini napoletane e arrivato da piccolo a Milano con la famiglia. Nel 2015, qui in città, altra cattura, ovviamente per spaccio, in flagranza di reato. Pure l’altra sera l’hanno preso in piena fase operativa. Si alternava come domicilio tra via Livraghi e via Lazzaretto. Dormire di giorno e «lavorare» dal tramonto fino all’alba. Un movimento di cocaina ingente e redditizio, che gli ha fin qui garantito di girare il mondo in vacanza. Sorriso, fisico asciutto, abiti costosi, feste a non finire, insomma il solito cliché dello spacciatore di medio-alto livello, con un’agenda di clienti fissi e altri saltuari, e con probabili «accordi» all’interno delle discoteche affinché tutti sapessero tutto ma nulla mai vedessero.
Il blitz Il 35enne pregiudicato aveva nascosto la droga nelle mutande già divisa e pronta per la vendita: preso all’uscita di casa in viale Monza