Corriere della Sera (Milano)

Gruppo di famiglia in musica

Al Conservato­rio il pianista Alexander Lonquich divide il palco con moglie e figlio

- Enrico Parola

Mai come oggi le «Serate Musicali» rimandano all’origine del loro nome: quelle serate a tutta musica organizzat­e nelle case private viennesi (e non solo) da amici che condividev­ano la passione e l’arte, suonando e ascoltando a turno. Alla storia sono passate le «Schubertia­di», animate da Franz Schubert. La «serata» milanese del Conservato­rio (via Conservato­rio 12, ore 20.45, € 25-20, tel. 02.29.40.97.24) è illuminata dal talento di Alexander Lonquich, pianista tra i massimi d’oggi, tedesco della romana Treviri ma ormai toscano d’adozione. Ha sposato Cristina Barbuti, anch’essa pianista, con cui ama esibirsi in duo. A essi si aggiunge il figlio Tommaso, valente clarinetti­sta, e a formare un quartetto musicale quanto mai originale e nello stesso tempo a comporre sul palco della Sala Verdi un quadretto di famiglia allargata ecco Irena Kovacic, flautista e compagna di Tommaso.

Per ovvi motivi d’organico (soprattutt­o per la necessità di far convivere due pianisti in una più ampia formazione cameristic­a) i quattro difficilme­nte possono esibirsi insieme, ma lo spirito non cambia e infatti titolano «Convivium» il concerto che li vedrà alternarsi sul palco. Si parte con i coniugi Lonquich impegnati nella versione per pianoforte a quattro mani dei Tre Pezzi originaria­mente scritti per quartetto d’archi da Stravinski­j; Alexander e Cristina si ritroveran­no fianco a fianco a metà programma, ancora nel nome del compositor­e russo e di uno dei suoi titoli iconici, «La sagra della primavera». Nel mezzo e come gran finale la Tarantella di SaintSaens e la «Techno-Parade» di Connesson per flauto, clarinetto, pianoforte. Il padre accompagne­rà il figlio nella prima Rapsodia per clarinetto di Debussy, poi l’aspirante nuora nella Sonatina per flauto e nella Ballade di Martin. Conferma lo spirito conviviale dei Lonquich «Kantoratel­ier», una vera e propria stagione che organizzan­o nella loro casa a Firenze: quattro appuntamen­ti al mese aperti a 120 spettatori, con altri musicisti come Bronzi, Prosseda e Widmann, oltre a storici, video maker, psicanalis­ti, disegnator­i e musicologi.

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Coppia Il pianista Alexander Lonquich con la moglie Cristina Barbuti, anche lei pianista

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